Il Mondo a Colori

Il Festival Sete Sóis Sete Luas porta la patafisica di Ugo Nespolo in Portogallo  dal 21/09/2013 al 19/10/2013

  Ponte de Sôr (Portogallo) (PT)


Il Mondo a Colori Il nonsenso, l'ironia, l'assurdo e il paradosso: ecco gli elementi che daranno vita all'era della “scienza delle soluzioni immaginarie”, a partire dal 21 settembre, presso il Centrum Sete Sóis Sete Luas di Ponte de Sôr. Ideatore del manifesto 2013 del Festival Sete Sóis Sete Luas, Ugo Nespolo, artista di fama internazionale e direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino, grazie al Festival Sete Sóis Sete Luas espone in prima nazionale in Portogallo, per dimostrare attraverso le sue opere che il mondo reale e conoscitivo, più che essere dominato da regole, è un puzzle di eccezioni.
Tenuto conto delle opere che Ugo Nespolo ha realizzato in Toscana, il sostegno del Comune di Pontedera è stato fondamentale per la realizzazione di questo progetto artistico.

“Il Mondo a Colori” - Ugo Nespolo partecipa al Festival Sete Sóis Sete Luas
Dal 21 settembre al 19 ottobre, nell'ambito della programmazione artistica internazionale del Festival Sete Sóis Sete Luas, sarà visitabile presso il Centrum Sete Sóis di Ponte de Sôr (Alentejo, Portogallo) la mostra “Il Mondo a colori” di Ugo Nespolo.
Seppur con chiari riferimenti alla pop art e alle avanguardie, lo stile di Ugo Nespolo conserva un'originalità difficile da incontrare nel contesto dell'arte contemporanea. Sperimentalismo ed eclettismo sono le caratteristiche di questo istrionico artista italiano: dagli anni '60 a oggi Ugo Nespolo ha indagato l'arte in tutte le sue forme, passando per pittura, scultura, cinema e comunicazione mediatica, sempre dimostrando l'originalità del proprio linguaggio e rifuggendo i limiti di un'unica forma espressiva. In una creatività priva di confini i frammenti del mondo sensibile diventano parte integrante dell'opera, nella quale il reale si confonde con l'immaginario e l'esperienza artistica è pienamente condivisa con l'osservatore. Dalla semplicità delle linee e dei volumi, unita al sapiente uso dei colori, emerge il tumultuoso bisogno di sperimentazione di Ugo Nespolo che, con la mostra “Il Mondo a Colori”, promette di coinvolgere l'osservatore in un mondo folle fatto di umorismo, ironia e immaginazione.

Ugo Nespolo esordisce nel panorama artistico italiano negli anni '60, dimostrando fin da subito interesse per la contaminazione tra le arti e la sperimentazione. Nel decennio successivo inizia infatti a esplorare il cinema come mezzo di espressione, ed entra a far parte della Galleria Schwarz di Milano insieme ad artisti del calibro di Macel Duchamp ed Enrico Baj, con il quale instaura una profonda amicizia. Dalla sua esperienza americana, durante la quale entra in contatto con grandi nomi dell'arte d'oltre oceano come Yoko Ono, Andy Warhol e Jonas Mekas, porta in Italia il cinema di ricerca: i film di Ugo Nespolo sono proietti e commentati nei più importanti Musei del mondo, tra i quali il Centre Pompidou di Parigi. Con esposizioni in tutto il mondo, attualmente Nespolo è il maggior esponente della “Patafisica” in Italia, una corrente artistica nata dallo scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry e definita come “la scienza delle soluzioni immaginarie”.




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