ENLIGHTENING SURFACES
Fotografie di Serena Vittorini e Melissa Pallini
dal 30/04/2016 al 09/05/2016
Associazione Luci e Ombre Via mascarella 12 Bologna (BO)
Il progetto fotografico nasce dal desiderio di esplorare oggetti provenienti dal mondo naturale che trovano assonanze con la sfera intima dell’essere umano. Oggetti che la mente tende a semplificare, quasi finendo per considerarli ovvietà, in questa mostra vengono analizzati secondo prospettive fotografiche che ne fanno affiorare i lati meno palesi, sviscerandoli fino a suggerirne il contenuto sottostante la superficie visibile. Questa indagine sugli elementi che derivano dal mondo animale, vegetale e fossile, conduce ad una riflessione sulla trasformazione che gli stessi subiscono a seguito di fenomeni atmosferici e legati al passare del tempo. Seguendo analisi talvolta scientifiche,
talvolta simboliche, l’uomo ha sempre perseguito il desiderio di attribuire alle bizzarre assonanze che legano alla natura vari significati.
In questo progetto fotografico, la scelta di rappresentare singolarmente gli oggetti esaminati consente di dare il giusto spazio alla loro carica emblematica. Così, la piuma di pavone evoca la perfezione e la bellezza dell’animale che incarna l’incorruttibilità dell’uomo giusto; il rinnovamento della muta annuale ne simboleggia la resurrezione. La forma circolare all’interno della piuma ricorda un occhio, oggetto di indagine nella cultura classica (Esopo, Ovidio). Nella raffigurazione dettagliata della foglia viene esaltata la piacevolezza e l’armonia delle forme, in cui le visibili venature si pongono in contrappunto con le vene dell’uomo. Le venature che trasportano linfa, e dunque nutrimento, alla pianta sono tanto necessarie quanto i canali che fanno arrivare il sangue ai vari organi del corpo umano.
L’immagine del melograno conduce al mito di Persefone: alla fanciulla vengono offerti dei chicchi di questo frutto affinché lei sia per sempre legata agli inferi. Durante l’unico momento dell’anno in cui alla ninfa viene concesso di recarsi sulla terra, i fiori sbocciano ed inizia la primavera.
Agli elementi che incarnano trasformazione e rinascita si affianca la conchiglia. In questo guscio disabitato, la spirale risulta un affascinante motivo di ricerca la cui matrice matematica e geometrica nella sezione aurea si ripete in molti contesti che riguardano il mondo naturale ed umano. Ad esempio, nel corpo umano la coclea, ovvero la parte dell’orecchio interno, assume questa forma. La farfalla è stata già dall’antichità associata all’anima: alcune rappresentazioni dei miti greci raffigurano Psiche come una giovinetta alata, simile appunto ad una farfalla. La calla, infine, non solo simboleggia purezza ma indica anche l’inizio di una nuova vita.
Per coniugare l’analisi quasi scientifica e la descrizione emozionale degli elementi raffigurati nelle opere esposte in mostra, la tecnica fotografica dello still life viene arricchita dal light painting. Questo espediente si avvale dell’otturatore aperto durante lo scatto. Durante la posa con i tempi lunghi, viene utilizzata una torcia munita di gelatine colorate per illuminare gli oggetti fotografati. Questi, illuminati dunque in maniera peculiare, vengono resi meno usuali alla quotidianità ed in tal modo la loro potenzialità simbolica (e conoscitiva) viene amplificata.