CARLO GRECHI, L’ISOLA DELLE FEMMINE
Le donne di Carlo Grechi in Feltrinelli
dal 26/03/2017 al 22/04/2017
LIBRERIA FELTRINELLI via Diaz, 10 Latina (LT)
MAD ON PAPER
“cArte contemporanee”
LA SCALA ROSSA
CARLO GRECHI, L’ISOLA DELLE FEMMINE
a cura di Romina Guidelli e Fabio D’Achille
DAL 26 MARZO AL 22 APRILE 2017
Vernissage domenica 26 marzo ore 19,00
LIBRERIA FELTRINELLI via Diaz Latina
Orari di apertura al pubblico della mostra: dalle 9,30 alle 13 e dalle 15 alle 20,30
Info mostra e appuntamenti: eventi@madarte.it rominaguidelli@hotmail.it - mob. +39 349 5202413
WWW.CARLOGRECHI.COM
Dopo il successo della prima tappa della mostra nel 2015 a Palazzo Ruspoli, Cerveteri e la sua prosecuzione presso SpazioCima, Roma nel gennaio 2016, la mostra L’Isola delle Femmine di Carlo Grechi inaugura a Latina su LA SCALA ROSSA della Libreria Feltrinelli, Via Diaz.
La mostra, a cura di Romina Guidelli e Fabio D’Achille, nel 2017 raggiunge quella che sembra essere la sua location ideale, La scala rossa della Libreria Feltrinelli, dove meravigliose donne dipinte su carta trovano spazio tra preziosa carta stampata. Questo pregiato materiale scelto come supporto e medium, amatissimo dell’artista e fondamentale per l’opera degli scrittori, sembra essere indispensabile strumento d’espressione per diversi alfabeti artistici, che si esprimono e si tramandano sulla ‘viva’ carta attraverso peculiare tecnica e speciale cura.
La nuova tappa della mostra prevede l’esposizione di una selezione delle opere esposte in occasione delle precedenti mostre romane, unite a opere inedite che attraversano il percorso creativo dell’artista fino ad oggi. L’Isola delle Femmine offre un’importante panoramica sul lavoro del maestro Grechi, un excursus guidato da un allestimento che avvicina il pubblico al pensiero lirico e alla poetica del segno di un artista in continua ricerca, ispirato dall’immagine della donna come simbolo di un delicato, ma potente universo in “rivoluzione permanente”, ma “fedele alla sua linea”, perfetta ispirazione per il di-segno di Carlo Grechi.
“È il mistero dell’immortalità dell’opera che alle donne di Grechi sembra non bastare. Bellissime, eteree, divine e sospese. Autentiche e carnali, pronte a barattare giovane bellezza per un respiro o un passo fuori dalla carta o dalla tela … Nell’opera del maestro vive la traccia di una storia di umana natura: femmina. L’evocazione dello spirito donna è affidata al gesto da cui Grechi genera il segno. L’ombra e la luce si perdono nell’acqua che diluisce uno sguardo nato dalla china, quando incontra il mare … La postura è esatta ma mai immobile, mai “troppo bella” quell’anatomia normale dipinta da Grechi; armonia purissima della forma libera bloccata all’apice di un gesto in divenire … Davanti al desiderio di ritrarre l’immagine di un universo impalpabile e complesso, la carta pesa e il tratto s’inspessisce nella ripetizione: sicuro, sovrapposto, trascinato nell’acqua per descrivere lo scintillio di un umore affinché l’opera regali l’impressione dell’espressione. Leggerissima la carta che sostiene le femmine di Grechi, come il pensiero che le accompagna con continua ricerca. Leggero come il respiro che, se ti avvicini all’opera, puoi sentire: vento o brezza leggera, a seconda dell’umore. A seconda del mare visto da un’isola”. (Romina Guidelli)