A Treviso, in arrivo la mostra 'After Hiroshima'

Gli immaginari inesplorati dell'atomico  dal 06/08/2017 al 31/10/2017

B#S GALLERY Via Isola di mezzo, 3/5 Treviso (TV)


A Treviso, in arrivo la mostra 'After Hiroshima' Vernissage: domenica 6 agosto ore 19.00, presso la B#SIDE GALLERY (Via Isola di mezzo 3/5, Treviso).
Orari: La mostra sarà fruibile dal 9 agosto al 31 ottobre da lunedì a venerdì, dalle 09.00 alle 18.00.
Infoline: www.iodeposito.org; www.bsidewar.org


Dopo gli eventi presentati a giugno e a luglio, IoDeposito rimane nel capoluogo trevigiano con il debutto della B#SIDE Gallery, la nuova galleria della Ong. Domenica 6 agosto IoDeposito inaugura 'After Hiroshima', mostra internazionale dedicata, a più di settant'anni dal bombardamento di Hiroshima e Nagasaki, agli immaginari ancora inesplorati dell'atomico. Il vernissage, previsto per le 19.00 alla B#SIDE GALLERY (Via Isola di mezzo 3/5, Treviso), ospiterà uno speciale talk di approfondimento con gli artisti Luca Federici e Elin o’Hara Slavik, che racconteranno la propria esperienza artistica sviluppata in stretta connessione con le testimonianze materiche del bombardamento. Patrocinata dall'UNESCO e realizzata anche grazie al finanziamento della Maypole Foundation e ai prestiti speciali dell’Hiroshima Peace Memorial Museum, la mostra sarà fruibile gratuitamente fino al 31 ottobre, da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 18.00. L'appuntamento trevigiano rientra nell’ambito della terza edizione del B#SIDE WAR FESTIVAL, rassegna artistica e culturale ideata e promossa da IoDeposito Ong attraverso numerosi eventi nazionali ed internazionali quali mostre d’arte e installazioni artistiche, performing, conferenze, progetti di ricerca e pubblicazioni.


Nell'anniversario dell'evento che ha sconvolto Hiroshima e Nagasaki rispettivamente il 6 e il 9 Agosto del 1945, 'After Hiroshima' riunisce artisti internazionali in una riflessione inedita e sfaccettata sulle immagini-archetipo legate allo scoppio delle bombe atomiche che dilaniarono le due città giapponesi. Da quel drammatico momento ad oggi, tre sono infatti le immagini cristallizzate nella memoria collettiva della società -non solo giapponese-: l'accecante lampo di luce radioattiva, l’iconica immagine della nube atomica o mushroom cloud, le ombre di corpi e oggetti proiettate su strade ed edifici. Proponendone una rielaborazione contemporanea nell’arte e nella cinematografia, la mostra presenta le opere di artisti che, attraverso l’utilizzo di diversi media (cianotipi, dipinti, collage, manipolazioni fotografiche e video installazioni), sviluppano tali immagini in modo personale e significativo. Veri e propri archetipi della paura, questi scenari si sono radicati nell'immaginario giapponese e internazionale tanto da stimolare artisti e registi a esorcizzarne, metabolizzandoli, la natura mortale e distruttiva.


La mostra si configura dunque come un percorso, un’indagine poli-focale che abbraccia l'arte e le immagini in movimento attingendo ad un ventaglio di artisti con prospettive e Weltanschauung diverse fra loro. Con i suoi cianotipi, l'americana Elin o'Hara Slavick crea un ponte invisibile tra le generazioni di hibakusha, re-illuminando gli oggetti di uso quotidiano colpiti dalle radiazioni della bomba, mentre l'inglese Andrew Cole cattura il flash di luce e dipinge le nere piogge di morte che si riversarono sulla città. Proprio in questo punto si inseriscono allora le due opere cinematografiche 'Pioggia Nera' e 'Children of Hiroshima', in cui i due registi giapponesi Shohei Imamura e Kaneto Shindō affrontano in modo realistico la rappresentazione del giorno dell’esplosione. Al punto di vista scientifico e minimale con cui l'olandese Deimion van der Sloot raffigura la luce atomica, si affiancano opere che pongono l'accento su come perduri la memoria materica di ciò che accadde attraverso le nuclear shadows impresse sulla città, testimonianza della distruzione e del dolore che seguirono. Tra queste, il lavoro dell'italiano Luca Federici rielabora l'immagine delle ombre attraverso la potenza astratta della macchia che, permeante, evoca paure ataviche. A completare il panorama artistico offerto al visitatore si propongono i contributi cinematografici appartenenti alla new wave dell’horror giapponese, che realizzano in Kurosawa Kiyoshi -uno dei maggiori esponenti del genere- un rinnovato interesse per l’iconografia delle ombre, incarnazione del richiamo al trauma di Hiroshima.


In mostra, opere di: Kurosawa Kiyoshi, Shohei Imamura, Elin o’Hara Slavick, Gordon Belray, Daniel Wechsler, Andrew Cole, Deimion van der Sloot, Kailum Graves, Mary Kavanagh, Luca Federici, Uroš Weinberger.


Contatti
Link dell'evento: http://www.bsidewar.org/it/prossimi-eventi/2591/
Web: www.iodeposito.org; www.bsidewar.org
Direzione: info@iodeposito.org
Ufficio stampa: daniela.madonna@iodeposito.org


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