Yoko Ono - INVISIBLE PEOPLE
Palermo Capitale della Cultura
dal 16/06/2018 al 19/08/2018
Mura delle Cattive Piazza Santo Spirito Palermo (PA)
In occasione di PALERMO CAPITALE DELLA CULTURA, sarà presentata per la prima volta a Palermo un’installazione di Yoko Ono. INVISIBLE PEOPLE è un progetto dalla lunga elaborazione: una visione simbolica e metaforica del viaggio dei migranti, tra immaginazione e poesia per non dimenticare.
YOKO ONO è un’artista la cui opera provocatoria sfida l’interpretazione dell’arte data dallo spettatore e il mondo che lo circonda. Sin dall’inizio della sua carriera, è stata una concettualista il cui lavoro ha abbracciato teatro, istruzione, cinematografia, musica e scrittura.
Promossa dalla Città di Palermo – Assessorato alla Cultura, curata da Jon Hendricks e Paolo De Grandis, coordinata da Carlotta Scarpa la mostra è organizzata da PDG Arte Communications in collaborazione con Valorizzazioni Culturali.
L’opera sarà esposta presso le Mura delle Cattive, considerate uno dei simboli di Palermo. La "passeggiata delle Cattive” è un monumento ottocentesco di Palermo prospiciente il mare posta sulle mura civiche presso la porta Felice e a ridosso del Foro Italico. Il nome delle Mura risale all’800, per molti secoli sono state per i palermitani la difesa estrema della città. La storia racconta di una terrazza ottocentesca riservata alle “cattive”, ossia le prigioniere (dal latino captivae) del dolore. In quanto vedovem, infatti, potevano fare le loro passeggiate senza essere importunate.
INVISIBLE PEOPLE presentata in anteprima mondiale in occasione di OPEN 20. Esposizione Internazionale di Sculture ed Installazioni ideata da Paolo De Grandis parallelamente alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, sarà visitabile a Palermo fino al 19 agosto.
YOKO ONO, nata a Tokyo nel 1933, si è trasferita a New York nel 1953, proseguendo gli studi di filosofia intrapresi in Giappone. Alla fine degli anni Cinquanta, è diventata parte delle fervide attività avanguardistiche della città. Nel 1960, ha aperto il suo loft in Chambers Street a una serie di rappresentazioni radicali e ha esposto i frutti di alcune sue prime opere concettuali. Nel 1961, ha organizzato una personale alla leggendaria AG Gallery di New York, dove ha esposto i suoi dipinti Instruction Paintings. Successivamente, ha tenuto un concerto in assolo alla Carnegie Recital Hall presentando rivoluzionarie opere che compendiavano movimento, suono e voce. Nel 1962, è tornata a Tokyo, dove ha reinterpretato la sua performance new-yorkese al Sogetsu Art Center, esponendovi anche le sue opere Instructions for Paintings. Nel 1964, ha rappresentato Cut Piece a Kyoto e Tokyo, pubblicando poi Grapefruit. Alla fine di quell’anno, è rientrata a New York e, nel 1965 e nel 1966, ha presentato un altro concerto alla Carnegie Recital Hall, ha partecipato al Perpetual Fluxus Festival, ha esposto The Stone alla Judson Gallery e ha realizzato la prima versione del Film No. 4 (Bottoms), allestendo contemporaneamente numerosi altri eventi. Nell’estate del 1966, è stata invitata a partecipare al Destruction in Art Symposium a Londra, quindi ha organizzato personali all’Indica Gallery e, l’anno successivo, alla Lisson Gallery. Durante lo stesso periodo, ha anche tenuto una serie di concerti in tutta l’Inghilterra. Nel 1969, assieme a John Lennon, ha realizzato Bed-In e la campagna mondiale per la pace War Is Over! (if you want it). YOKO ONO ha inoltre realizzato una serie di filmati, tra cui Fly e Rape, nonché inciso molti dischi, come Fly,Approximately Infinite Universe, Rising e, più di recente, Between My Head and the Sky. È stata protagonista di molte mostre museali, tra cui esposizioni itineranti organizzate dal Museum of Modern Art Oxford e dalla Japan Society di New York. Nel 2009, ha esposto ANTON’S MEMORY alla Fondazione Bevilacqua di Venezia e ha ricevuto il Leone d’oro alla carriera dalla Biennale di Venezia. Tra le numerose mostre organizzate ultimamente, nel 2010, ha esposto I’LL BE BACK presso lo Studio Stefania Miscetti a Roma e DAS GIFT all’Haunch of Venison a Berlino. Nel 2011, ha esposto proprie installazioni partecipative alla Wanås Foundation in Svezia e alla Triennale di Yokohama e ha tenuto quattro personali a Tokyo, New York e Hiroshima, tra cui Road of Hope – Yoko Ono 2011 all’Hiroshima City Museum of Contemporary Art, dove le è stata conferita l’ottava edizione del prestigioso Hiroshima Art Prize per l’attività che ha incessantemente svolto in nome della pace. Attualmente, Yoko Ono ha in corso importanti personali alla Serpentine Gallery di Londra e al Moderna Museet di Stoccolma. Quest’anno, ha ricevuto l’Oskar Kokoschka Prize 2012 a Vienna, in Austria. Nel febbraio 2013, la Schirn Kunsthalle di Francoforte allestirà un’importante retrospettiva che si sposterà in altre tre sedi. Nel 2007, ha creato l’installazione permanente IMAGINE PEACE TOWER sull’Isola di Viðey, Islanda, e continua a lavorare infaticabilmente per la pace con la sua campagna IMAGINE PEACE.
Per ulteriori informazioni, consultare il sito:
www.imaginepeace.com