Giocondoclastia e Salvator Mundi Mania
Leonardo
dal 03/08/2018 al 03/07/2018
Chiostro di Sant'Agostino Piazza Duomo Pietrasanta (LU)
LEONARDO
GIOCONDOCLASTIA E SALVATOR MUNDI MANIA
Chiostro di Sant'Agostino - Pietrasanta
Venerdì 3 agosto, ore 21:30
Conferenza di Pietro C. Marani
In occasione della mostra di Giuseppe Veneziano “Operette Immorali”, Futura art gallery organizza l'evento “Leonardo, Giocondoclastia e Salvator Mundi Mania”, la conferenza tenuta dal professor Pietro C. Marani, uno dei più grandi esperti al mondo di Leonardo da Vinci, si terrà presso il Chiostro di Sant'Agostino, venerdì 3 agosto, alle ore 21:30.
Il professor Pietro Marani, punto di riferimento internazionale su Leonardo, è stato chiamato in causa per confermare l'autenticità dell'opera più discussa degli ultimi tempi, il Leonardo perduto, “Salvator Mundi”. L'opera che è stata venduta da Christie's, nel novembre del 2017 al costo di 450 milioni di dollari, inclusi i diritti d'asta, si è aggiudicata il primato di opera d'arte più costosa della storia, acquistata da un privato. Tale tema verrà peraltro discusso nel corso della serata.
La figura di Leonardo ha dato vita a un vero e proprio fenomeno culturale, definendo un uso ma anche un abuso, che sono stati fatti della sua opera, dagli artisti e dai mass media, soprattutto nell'ultimo secolo, non solo offrendo materiale di spunto alle avanguardie del XX secolo, ma anche alimentando una cultura pop, che spazia dalle manifestazioni della creatività rivoluzionaria alle espressioni di un consumismo massificato. Sono in molti a pensare che l’ossessione per Leonardo (da taluni denominata “leonardismo”) sia un fenomeno che sfocia talvolta nel feticismo. In oltre cinque secoli diversi artisti si sono dedicati alla rivisitazione storica della figura femminile della “Gioconda”, consacrata come dipinto più famoso al mondo. Da Salvador Dalì a Fernando Botero, da Marcel Duchamp a Andy Wharol.
Proprio in questo clima si inserisce la rivisitazione della Gioconda fatta da Giuseppe Veneziano: la sua 'BDSM’, opera con cui, ricontestualizzando la Monna Lisa in una veste profana ed erotica, la rende ambigua e dissacrante, velata dalla tipica ironia che caratterizza tutto il lavoro dell’artista.
Giuseppe Veneziano nasce a Mazzarino, in Sicilia nel 1971, si forma presso l’Università di Architettura di Palermo, durante gli studi universitari collabora con diverse testate come vignettista e illustratore. Dopo il trasferimento a Milano, negli anni ha sviluppato un linguaggio pittorico efficace, basato su una palette cromatica concisa e priva di sfumature, che metabolizza immagini della letteratura, del cinema, del fumetto, dell'illustrazione e soprattutto dalla storia dell'arte per osservare il nostro tempo con sguardo ironico e disincantato. Madonne, personaggi politici, protagonisti del mondo dell'arte, immortali icone della Disney e della Marvel sono i lemmi di un alfabeto visivo che funziona come un impietoso commentario su vizi e virtù del mondo contemporaneo.
Pietro Marani è docente di Storia dell’arte moderna, Storia dell'arte contemporanea e Museologia al Politecnico di Milano. Ha ottenuto nel 1994 “Armand Hammer Award for excellence in Leonardo Studies” dall’Università della California a Los Angeles.
È stato Direttore della Soprintendenza per i Beni artistici e storici di Milano e Vice-Direttore della Pinacoteca di Brera. Ha tenuto conferenze alla National Gallery di Londra, nel Musée du Louvre a Parigi, nel Metropolitan Museum of Art di New York, nella Georgetown University di Washington, nell’American Academy in Rome a New York, nell’Accademia dei Lincei a Roma, nel Musée de Grenoble e nelle Università di Milano, Torino, Pavia, Venezia, Trieste, Firenze e Roma.
Ha scritto oltre un centinaio di saggi e articoli sull’arte lombarda dal Trecento all’Ottocento. Autore di oltre venti volumi su Leonardo, Francesco di Giorgio Martini, la pittura dei leonardeschi, e il Cenacolo, del cui restauro è stato condirettore. Il suo volume Leonardo, L’Ultima Cena (scritto con P. Brambilla), pubblicato nel 1999 (tradotto in inglese per Chicago University Press, e in giapponese, Tokyo, Motovun) ha vinto il premio “Salotto Veneto” assegnato a Cortina nell’agosto 1999, come miglior libro d’arte dell’anno.
Il suo volume “Leonardo, Una carriera di pittore”, Milano, Motta, 1999, tradotto in lingua finlandese, francese, inglese e tedesca, si è classificato al primo posto nella graduatoria dei saggi pubblicati in Germania nel dicembre 2001 curata dalla “Suddeutsche Zeitung” e dall’Associazione Librai e Critici tedeschi.
Coautore dei due cataloghi relativi alle due Mostre sui Disegni e i Manoscritti di Leonardo tenutesi nel 2003 nel Metropolitan Museum of Art di New York e al Musée du Louvre di Parigi.
Ha partecipato alla catalogazione scientifica dei principali Musei di Milano: Pinacoteca di Brera, Pinacoteca del Castello Sforzesco, Pinacoteca Ambrosiana, Galleria dell’Arcivescovado. È stato il coordinatore scientifico del Catalogo dei dipinti, delle miniature e delle vetrate del Museo Bagatti Valsecchi di Milano (Milano, Electa, 2003); ha curato (con B.Fabjan) il Catalogo Generale del Museo della Certosa di Pavia.
Nel 2003 gli è stata conferita una “Paul Harris Fellow” dal Rotary International.