La forma del colore
Pittura tra astrattismo e informale
dal 21/10/2023 al 04/11/2023
Associazione I due Colli Gallery Via del Rivo 94c Centro commerciale Il Polo Terni (TR)
ESPOSIZIONE: LA FORMA DEL COLORE
Collettiva di pittura con opere di: Franco Crocco, Antonio Fiore Ufagrà,
Ernesto Notarantonio, Beatrice Palazzetti, Lucio Rossi, Placido Scandurra,
Claudio Sireci, Paolo Viterbini.
Curatore: Claudia Zaccagnini
Data: 21 ottobre – 4 novembre 2023
Sede: Associazione I 2 Colli Gallery, Via del Rivo, 94/C – Terni (Centro commerciale “Il Polo”)
Inaugurazione: sabato 21 ottobre 2023, ore 17,30
Orari: dal lunedì al sabato ore 16,30- 19,30
Chiuso: domenica
Contatti: 0744-1985809
Sabato 21 ottobre, alle ore 17,30, presso gli spazi della Associazione I 2 Colli Gallery di Terni, si inaugura l’esposizione collettiva di pittura contemporanea La forma del colore, a cura di Claudia Zaccagnini.
Otto artisti, Franco Crocco, Antonio Fiore Ufagrà, Ernesto Notarantonio, Beatrice Palazzetti, Lucio Rossi, Placido Scandurra, Claudio Sireci e Paolo Viterbini, si confrontano sul tema del colore e delle sue implicazioni formali. Le raffinate opere esposte, benché mostrino progettazioni ideative e cifre stilistiche differenti, esprimono una meditazione sulla complessità dell’universo colore tra visione astratta e informale.
Scrive la curatrice: «Il colore è percezione. Esso può raggiungere le vette dell’armonia o gli abissi della disarmonia ma può avere una forma? Può vivere autonomamente nel mondo della creazione artistica o ha bisogno, per mostrarsi, di pulsare in un limite, sia esso una geometria di linee aperta o chiusa? Ha una esclusiva funzione estetica o può di per sé essere un elemento costruttivo e favorire, ai nostri occhi, la configurazione di un soggetto? Molti sono gli interrogativi e le riflessioni che suscita la rosa cromatica. L’Arte Contemporanea propone due grandi categorizzazioni, quella astratta e quella informale, nell’ambito delle quali l’immaginario artistico si muove tra il rigore della “misura” formata da linee, piani, volumi e la libertà della “macchia” da cui erompono improvvise e inaspettate soluzioni. Non mancano le contaminazioni tra l’uno e l’altro gruppo».
Le sedici opere in esposizione mettono in evidenza una complessità di linguaggi e di scelte estetiche che gli artisti presenti hanno meditato nelle loro lunghe e significative carriere. Non manca qualche giovanile presenza, a testimonianza del fatto che l’arte istituisce e costruisce relazioni con le sue molteplici espressioni e sa incantare il visitatore in un entusiasmante viaggio mediante l’uso del colore nelle sue infinite interazioni dialogiche tra forma e libertà.