Sym-ballein

Ringo of Dakar e l'alchimia delle forme  dal 21/06/2024 al 20/09/2024

Galleria Sala 1 Piazza di Porta San Giovanni, 10 Roma (RM)


Sym-ballein Sala 1 da sempre ha cercato di presentare artisti provenienti da differenti contesti culturali, per offrire al pubblico qualcosa di diverso rispetto ciò a cui è abituato. Con questo spirito, Sala 1 è onorata di accogliere e ospitare le opere di Ringo of Dakar.
Ringo of Dakar, nasce in Senegal a Louga nel 1977, si trasferisce in Europa a Parigi nel 2000, dove frequenta la Sorbona, nel 2003 si trasferisce in Italia dove vive fino al 2023, quando decide di tornare definitivamente in Senegal, dove attualmente vive e lavora.
La ricerca estetica di Ringo è ispirata a diverse matrici culturali, sia Africane che Europee ed Asiatiche. La caratteristica principale della sua arte, raffinata e coltissima, consiste nel tentativo di riconciliare due anime eternamente in conflitto, da un lato la rappresentazione della realtà secondo una vena poetica pittorica narrativa ,dall'altro l'attenzione alla materia intesa nel suo assetto non
descrittivo, puramente simbolico, legato all'energia del gesto, che diventa ricco di un non-sense quasi primigenio, originario. A questo dualismo corrisponde un'idea dell'arte e del fare arte, assolutamente libera ed anticonvenzionale, che può contenere e combinare immagini e riferimenti spesso distanti tra loro, voci e suoni diversi, ma infine comuni a tutto il genere umano.
L'artista usa con estrema liberta' media e tecniche diverse. Cosi la performance ed i video coesistono con le ceramiche, la fotografia reinventa se stessa con i video-life, object trouvee, come i crani di animali recuperati nel deserto africano. I crani , presenti per la prima volta in questa personale, insieme alle barche che a volte ricordano dei sarcofagi , ci parlano di vite esonerate dalla vita e della necessita' di restituire la dignita' del lutto ai dispersi ai dimenticati. Il quesito che le opere ci sollecitano e' una riflessione su quali vite siano importanti e percio' viventi e quali non lo siano o lo siano solo poiche' funzionali al sistema geopolitico esistente. La questione sollevata dall'artista e' squisitamente butleriana : i relic dei crani di animali morti recuperati nel deserto di Lampoul , resi immortali dal segno dell'artista che sono posti a volte a sigillare delle barche – sarcofago, sembrano una parafrasi visiva dell'affermazione della Butler :” questa vita e' mia perche'
riflette su di me un problema di disugualianza e di potere e in maniera piu' ampia un problema di giustizia e ingiusizia nell'assegnazione del valore “. I crani, i guerrieri multicolor, l'albero sradicato e sospeso in cielo , le barche sarcofago, raccontano del disvalore assegnato alla vita dei migranti annegati, all'ingiustizia ed al disvalore assegnato alle vite delle donne stuprate in attesa di traversare il Mediterraneo, al disvalore assegnato alla vita dei morti senza nome nei CPR, alla disegualianza delle periferie senza speranza del mondo intero.
Evocare o rappresentare? L'arte di Ringo of Dakar , sospesa tra queste due condizioni, rivela l'alchimia nascosta delle forme oltre la semplice apparenza delle cose e ci sollecita a riconferire, in un futuro non remoto, valore alla vita umana attraverso nuove forme di solidarieta' e di rispetto culturale e sociale.
Hanno scritto su di lui , Antonella Pisilli, Irene Varano, Giancarlo Bassotti,
Marta Massaioli Mostra a cura di Marta Massaioli e Mundi Life Academy di Chiara Immordino Tedesco.


Con l'Arte, per l'Arte

Cosa vedere oggi

Sostieni ArteRaku.it


Lavoriamo condividendo passione e cultura organizzando mostre, workshop e lezioni gratuite perchè crediamo che solo la cultura renda relamente liberi.
Collabora partecipando alle nostre mostre, aiutandoci attivamente all'organizzazione delle stesse o sostetendoci con un piccolo contributo.

Mailing list

Per ricevere aggiornamenti e news su corsi, mostre, eventi e workshop relativi a ArteRaku.it iscriviti alla mailing list