DREAMSCAPES - Laura Federici

personale a cura di Antonio Giordano  dal 07/09/2024 al 22/09/2024

Sala espositiva comunale ex-Frontone Piazza della Repubblica 1 58015 Orbetello (GR)


DREAMSCAPES - Laura Federici Il Circolo Culturale Orbetellano ‘Gastone Mariotti’ con il patrocinio del COMUNE DI ORBETELLO presenta la mostra personale
DREAMSCAPES_LAURA FEDERICI a cura di Antonio Giordano
Sala comunale ex Frontone, Orbetello, piazza della Repubblica 1
L’Assessore alla Cultura del Comune di Orbetello Maddalena Ottali e la Presidente del Circolo Culturale Orbetellano ‘Gastone Mariotti’
sabato 7 settembre 2024 alle ore 18 presso la Sala comunale ex Frontone in Piazza della Repubblica 1 inaugureranno la mostra personale DREAMSCAPES_Laura Federici a cura di Antonio Giordano,
progetto site specific inteso al dialogo tra acqua e terra della laguna orbetellana.
Laura Federici spiega così le sensazioni ed emozioni che l’hanno ispirata a eseguire i quattro cicli di opere, a partire da un’installazione che rievoca la memoria di quanto resti di un bosco estinto, un video, una serie di grandi tele a olio, lavori su stampa digitale a tecnica mista:
“DREAMSCAPES
Quello che emerge tra sogno e realtà
Una figura danza tra acqua e terra,
circondata da una natura straniera
danza in un luogo senza tempo
senza peso
trasportata da foglie e fiori blu
Qualche anno fa ho viaggiato in Vietnam, sono arrivata in volo, immaginando di scendere da una nave in una giornata di sole bianco, di nebbia di luce, in compagnia di stranieri e di merci esotiche, una valigia di cartone con me;
pensavo di trovare la natura incontaminata, la Foresta Fluviale, il caldo, le ombre sfocate, la nebbia tiepida; gli occhi socchiusi.
Ho cercato tutto questo intorno a me,
l’ho cercato ogni giorno, a lungo.
Ho trovato la natura ferita, le acque del Mekong asciugate, il silenzio riempito dal movimento continuo di una città che dilaga senza confini, oltre il limite, ovunque,
paesaggio indistinto, senza interruzione, case, palme, case…
È stato un grande stupore ma quella natura, in compagnia degli Iris del giardino di Valentina, è restata con me e riemerge quando attraverso paesaggi vicini e familiari, invade lo spazio e lo trasforma, tra sogno e realtà mi muovo sulla linea dell’acqua.
La mostra è composta da 4 cicli di opere:
- un bosco di Tree Shadows evanescenti, che abitano lo spazio come presenze in transito verso altri luoghi;
- un video nel quale i personaggi danzano sulla linea di confine tra acqua e terra;
- 9 grandi tele a olio;
- una serie di lavori su stampa digitale a tecnica mista che riproducono il movimento della danza, scomposto in singoli frame trasformati dal colore a olio e dall’inchiostro”.
Roma, luglio 2024
FOTO: Ufficio_Stampa archetipiematrici@gmail.com: |+39 3497905270 |
SCHEDA INFORMATIVA:
Inaugurazione: sabato 7 settembre ore 18-21.
Apertura al pubblico: 8 – 22 settembre 2024
Sede: Orbetello, Sala espositiva Comunale ex Frontone piazza della Repubblica 1
Orari: dall’8 al 15 settembre lunedì - domenica, ore 9.30 – 13.30;
dall’16 al 22 settembre ore 10-12; 16-18.
Ingresso gratuito
Informazioni: orbetello@orbetelloturismo.it | info@laurafederici.it | tel. 0564-860447
Instagram: https://www.instagram.com/laufederici/
https://www.instagram.com/laufederici?igsh=MWdjbmkydmY2OWJiNgo |
Facebook: https://www.facebook.com/lau8k
Testo critico
Laura Federici dipinge paesaggi immaginari, onirici o visionari, oscillanti tra realtà e fantasia.
DREAMSCAPES non intende evocare film di fantascienza sui sogni REM o su poteri psichici ma offre immagini, di primo acchito realistiche e al contempo eteree, che appaiono sognate o affioranti dal subconscio, durante il sonno o in una veglia a occhi aperti. Non a caso, i nativi Senoi della Malaysia credono che il mondo dei sogni sia collegato alla realtà fenomenica.
Il progetto espositivo di Laura Federici attinge a una tecnica pittorica rapida, nutrita di policromie di antico retaggio dell’espressionismo francese ma dagli echi di una Action painting per un dripping in uso anche nella Scuola Romana di Piazza del Popolo, in particolare da Mario Schifano, in un dialogo con la fotografia e con effetti quasi da 3D. Se però gli accesi colori dei fauves sprizzavano joie de vivre, i personaggi adolescenziali di Laura Federici si librano in un’atmosfera rarefatta e sospesa, erede del Realismo Magico.
L’artista prende spunto da video di adolescenti, dai quali estrae fotogrammi per dipingere fiori e immergerli in una dimensione quasi fiabesca con un messaggio di riflessione ambientalista sulle ferite della Natura. Non sono però fiori dipinti a caso e l’elemento fitomorfo interagisce con quello antropomorfo, in una sorta di saturnina età dell’oro e di giustizia, animata dai fanciulli gioiosi. Una ragazza che esce dall’acqua acquista l’allure della divinità Iris, la greca "annunciatrice, messaggera degli dei", (da ‘eiro’ = annuncio), la dea dell'arcobaleno. Sarebbe così spiegata l’origine delle vivaci cromie e gli iris blu.
Ἶρις, “iridescente” e “colorata”, è festeggiata il 4 settembre, poco prima della vernice di Dreamscapes.
Il titolo della mostra evoca anche recenti tendenze dell’architettura e soprattutto del design di interni e l’artista nasce come architetto. Ecco quindi che esterno e interno, realtà e immaginazione, Terra e Acqua, mondo esteriore e mondo interiore, visione diurna e visione notturna si con/fondono, trasmutando una nell’altra. L’acqua dal quale escono o giocano i giovinetti è un chiaro simbolo psicanalitico del liquido amniotico, dell’origine della vita.
Se per Freud i sogni sono la chiave per l’inconscio e la realizzazione di un desiderio e per Jung l’espressione della psiche, affollata di simboli e archetipi, quasi un prodotto artistico; Laura Federici tesse una trama di relazioni tra realtà e finzione, tra foto e pittura, tra Uomo e Natura, tra Sogno e Realtà, tra attività intellettiva e attività manuale. Il risultato è di grande afflato lirico, di estrema leggiadria, freschezza e leggerezza, vivacità e stupore per l’incanto dell’infanzia e il candore della giovinezza dei protagonisti della sua proiezione visiva e al contempo psichica. Iride è infatti anche il nome della parte centrale dell’occhio. L’Iris blu, dal colore prezioso come lo zaffiro, è simbolo di fede e di speranza. Il nome greco dell’iris risale a Teofrasto e rimase con Linneo. La pianta raggiunge i 30 cm e, con foglie a ventaglio, fiorisce da primavera per tutta l’estate. Il mito narra che la dea messaggera nello spostarsi tra cielo e terra creava un arcobaleno. L’iris appare già su affreschi dell’antico Egitto come simbolo divino e reale ma torna sullo stemma del re dei Merovingi, Clovis (Clodoveo I), convertitosi al Cristianesimo, tra V e VI secolo. Nello stemma della città di Firenze e di Luigi VII è un giglio ma in origine era un iris ed è anche un omaggio dell’artista romana alla terra di Toscana.
Nel linguaggio dei fiori l’iris simboleggia le buone notizie, in un momento storico in cui la cronaca riporta drammatici echi di stragi e di guerre. L’iris blu è simbolo di speranza, positività e comunicazione. In Croazia è il fiore nazionale ed è simbolo della pace fra i popoli. Laura Federici, in un periodo di venti di guerra mondiale, dipinge l’iris come auspicio di una nuova età dell’oro, nella quale torni la pace e l’armonia fra i popoli. Dopo le tempeste di guerra e di catastrofici eventi naturali è un augurio di ritorno dell’arcobaleno.
Antonio Giordano





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