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SENZATITOLO

Paolo di Giosia



SENZATITOLO è il frutto di un laboratorio di fotografia nato all’interno di un oratorio, nel quale l’artista Paolo di Giosia, insieme a un gruppo di ragazzi e ragazze, ha scelto di interrogarsi sul silenzio devastante della guerra, provando a raccontarlo attraverso l’arte.
Elemento centrale del progetto è una videoinstallazione accompagnata, per tutta la sua durata, dal brano Child in Time dei Deep Purple: una canzone in cui l’immagine di un bambino si fa simbolo di disperazione e distruzione.
Durante i pochi incontri vissuti insieme, è stato chiesto ai ragazzi di andare oltre le apparenze, trasformando numeri e assenze in pensieri, immagini e parole capaci di rendere visibile ciò che il dolore spesso nasconde.
L’attenzione del progetto si è posata soprattutto su Gaza, sulla guerra e sull’assenza.
Attraverso immagini, numeri, riflessioni e testi, SENZATITOLO prova a raccontare non solo la devastazione di un popolo, ma anche il tentativo di cancellarne l’identità, la memoria, l’esistenza.
Eppure, in questa narrazione, emerge anche la forza di chi, pur lontano, sceglie di non voltarsi dall’altra parte.
Insieme, i ragazzi e l’artista hanno pensato, scritto, disegnato, discusso, creato.
Insieme, hanno detto no alla guerra e sì alla memoria, perché anche un’immagine può essere resistenza.
Le loro voci intrecciate al progetto rappresentano un piccolo, grande atto d’Amore.
Gli oratori sono luoghi speciali: spazi di incontro, spiritualità, ma anche di crescita attraverso esperienze educative, sociali e culturali.
In questo contesto, l’artista ha scelto di affiancare alla videoinstallazione un quadernino per bambini: semplice, leggero, di quelli che sulla prima paginetta portano la scritta: Quaderno di … dove ognuno può scrivere il proprio nome.
Un gesto quotidiano, innocente, che dice: io ci sono. Un gesto che oggi è stato negato a tanti bambini. Quel nome, scritto con cura, non verrà mai più riportato su nessuna pagina.
In SENZATITOLO, i numeri non sono solo dati: sono corpi, nomi, silenzi… sono assenze che gridano e chiedono di essere ricordate.

Un sentito ringraziamento al videomaker Vito Bianchini, all’assistente Barbara Probo, e alla Parrocchia di San Rocco e all’Amministrazione Comunale di Montorio al Vomano per il sostegno e la sensibilità dimostrata.

www.paolodigiosia.it info@paolodigiosia.it

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