Chiaro silente di luna
mostra personale di Ciro Palumbo
dal 17/05/2012 al 01/06/2012
Torino (TO)
Palazzo Marenco ospita nel mese di maggio la mostra personale di Ciro Palumbo, dal suggestivo titolo Chiaro silente di luna. La mostra è sotto la curatela di Paolo Levi e si avvale della direzione artistica di Sabrina Sottile. Il percorso espositivo si snoda attraverso una trentina di opere, di recente produzione. Sempre legato alla sua cifra stilistica, in bilico tra il metafisico e l’onirico, l’artista torinese concentra la sua attenzione sulla luna. Non è una luna romantica e letteraria, ma una luna sognata e pensata, che guida e allo stesso tempo disperde l’occhio di chi la guarda. La grande signora del cielo dialoga con gli uomini e con i loro sogni – rappresentati dalla ricorrente barca senza timoniere ma carica di balocchi colorati, palloni e tasselli di costruzioni – fa capolino tra le nuvole, su un palcoscenico teatrale o nelle stanze di un circo. La lasciamo ora immobile, silenziosa e adombrata dalle nuvole, e la ritroviamo in un altro dipinto giocosa e saltellante nelle sue diverse fasi crescenti e calanti. Si affaccia alle spalle di un tempio antico, e la intravediamo a fare da contraltare a un silenzioso, e quasi invisibile, monumento torinese. In un mondo pittorico di pregnanti assenze, di voluti spaesamenti, in cui ogni oggetto non è mai solo ciò che appare, Ciro Palumbo gioca di contrappunti, di consapevoli e continui ribaltamenti tra significato e significante. L’artista sembra invitarci a guardare il cielo con occhi diversi e a tenerci stretta la barchetta volante con dentro tutti i nostri sogni. La luna, improvvisamente, potrebbe portarcela via.
In occasione di questa mostra Ciro Palumbo ha realizzato alcune opere in cui compare il monumento “Opera per Torino”, costruito nel 2006 dall’artista danese Per Kirkeby, nell’ambito dell'intervento urbano Spina 2, e collocato in Largo Orbassano. A Palumbo non interessa l’architettura in se stessa, non esprime giudizi di merito o demerito: a lui interessa l’emotività del luogo. E forse, in questo caso, del non luogo. Il monumento diventa così nei quadri dell’artista torinese uno spazio di silenzio, in cui immergersi, perdersi e poi ritrovarsi. La personale Chiaro silente di Luna sarà accompagnata dalla pubblicazione di un vero e proprio libro da collezione, lontano dall’abituale concetto di catalogo che per consuetudine accompagna le mostre.