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Dall’arte romanica medioevale nelle Terre dell’Insubria, alla contemporaneità della Sagrada Família di Antoni Gaudí. Un itinerario ideale, fatto vibrare dagli sguardi dell’arte, che attraverso la pietra racconta di un umano in costante tensione verso il Mistero.

Protagonista di questo viaggio é la “pietra”, la solida pietra; prima scavata a fatica nella grezza materia sino a torcersi in decorazioni di capitelli, archetti pensili, colonnine e loggette, ora librandosi verso il cielo esile e sottile in forme ardite e slanciate.
La mostra ci accompagna in un percorso che spazia dai primi affreschi medioevali, segno di un’arte agli albori, sino alle folgoranti vetrate della Sagrada, veri e propri spazi di luce carichi di colori e simboli; dalle possenti mura romaniche, spesso frutto del recupero di materiali di edifici preesistenti, alle sottili torri elevate mediante l’impiego di materiali altamente innovativi; dai cantieri medievali veri e propri laboratori di sperimentazione delle prime “macchine edili” (cum machinis), alle innovative tecniche di costruzione delle moderne Cattedrali; dalle armoniose monodie gregoriane alle ardite strumentazioni contemporanee. Il tutto accomunato da quanto disse lo stesso Gaudì: “Nei popoli, come nei bambini e in ogni uomo, il dare forma nasce dalla commozione per qualche cosa di più grande”.

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