Fiabe di carta
Mauro Seresini
dal 05/04/2013 al 28/04/2013
arezzo (AR)
Misurare, incidere, tagliare, piegare, modellare, incastrare e montare: la bidimensionalità del foglio di carta si fa scultura, acquisisce nuove forme, assume volume e domina lo spazio, sfidando il tempo.
Un medium povero, comune, ma estremamente complesso: la carta, che da tradizionale supporto diventa opera, dispiega un inesauribile potenziale espressivo ed emozionale attraverso l’inventiva dell’artista milanese.
Mauro Seresini mette in scena un racconto: mediante il proprio vocabolario iconico, fatto di zoomorfie reali e fantastiche, egli narra la sua personale forma di creazione artistica.
L’effrazione e la manipolazione del supporto origina nuovi spazi e suggerisce dimensioni altre. Così, la white cube 33, abitata dall’ephemeral art seresiana, instaura con questa un rapporto osmotico, attirando il riguardante in un gioco di alterazioni percettive. Dinamiche forme sospese, i cui confini si confondono con quelli del luogo, conducono in una dimensione onirica e, parallelamente, ad una folgorazione, che manifesta il modus operandi del suo creatore.
Realtà e fantasia, scultura e carta, vita e arte, si dispiegano in coordinate spazio-temporali sfumate, solo apparentemente definite. Lavorare la carta richiede manualità e meditazione: il materiale non è neutro e la sua fragilità, celata dalla modularità degli incastri e delle incisioni, ha in sé la componente rigenerativa dell’arte, che supera il ciclo di vita della materia per assicurare all’idea nuove forme d’espressione.
Le fiabe seresiane hanno vita propria e come tutte le favole hanno un inizio e una fine.
Nel suo epilogo Fiabe di carta svelerà un segreto: la mostra terminerà infatti con l’invito ad esplorare le pagine di un libro illustrato, liberando, su ali di farfalle, nuove idee e propositi.