Un Eco per tutti
riflessione sulla vita e l’opera di Umberto Eco
dal 16/06/2016 al 04/07/2016
Museo Archeologico Nazionale Piazza Museo 19 Napoli (NA)
Un Eco per tutti
a cura di Clorinda Irace
allestimento Alexandra Abbate
Vernissage 16 giugno ore 17:00
16 giugno - 4 luglio 2016
MANN - Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Piazza Museo 19 - Napoli
aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:30
chiusura settimanale martedì
con il patrocinio del Comune di Napoli
Ospitata dal Museo Archeologico Nazionale, la mostra Un Eco per tutti nasce da un’idea di Clorinda Irace e Tony Stefanucci ed è promossa dall’associazione TempoLibero, con il patrocinio del Comune di Napoli, il sostegno del Consorzio Antiche Botteghe Tessili e della GCO srl progetto Ossigeno per l’arte. Obiettivo della mostra è mobilitare energie creative per una riflessione sulla vita e l’opera di Umberto Eco, un autore che ha fortemente caratterizzato il nostro secolo. Clorinda Irace - che già ha curato ed ideato insieme all’artista Tony Stefanucci al Pan la mostra Napoli per Gabo per ricordare lo scrittore Gabriel García Márquez - afferma che “ancora una volta parte da Napoli e dalla sua creatività un evento culturale che con diversi linguaggi artistici promuove non la commemorazione ma la riproposizione di Umberto Eco”. Fine ultimo della mostra sarà diffondere la conoscenza dello scrittore anche tra le nuove generazioni attraverso un concorso rivolto agli studenti che sarà proposto a margine della mostra e diffuso il prossimo anno scolastico. In mostra 50 fra artisti, poeti e scrittori che hanno realizzato un segnalibro riferito alle opere, alla personalità, agli studi di Umberto Eco. Scrittori e artisti, in alcuni casi, hanno lavorato insieme, come ad esempio, Silvio Perrella con Antonio Petti o Eugenio Lucrezi con Luigi Pagano, Enza Silvestrini con Paola Nasti, Francesca Gerla con Vittorio Cortini e Ugo Ciaccio con Ada Romita, Donatella Gallone con Roberto Luigi Filadoro. Con diverse tecniche, svariati stili e una ardita fantasia, gli autori hanno lavorato in un formato piccolo (10x30 cm misurano i segnalibri esposti) ma con la perizia e la cura che avrebbero dedicato ad un’opera di grandi dimensioni. Ne risulta una carrellata di “piccoli gioielli” che declinano in tanti modi diversi l’opera e la personalità di Umberto Eco: si va dai ritratti dipinti o fotografati, inseriti in vari contesti (Francesca Di Martino, Chiara Corvino, Peppe Esposito, Anna Maria Pugliese, Luciano Ferrara, Gloria Pastore e Monica Biancardi tra gli altri) alle soluzioni tecniche più singolari come il pendolo che sembra oscillare grazie all’uso di un materiale particolare di Antonio Barone o il segnalibro avvolto nel plexiglas di Ilia Tufano. Molti artisti hanno unito la loro caratteristica stilistica, l’immagine che ritorna nelle proprie opere alla citazione di Eco: è il caso di Mario Persico che propone la girandola patafisica ricordando il suo incontro a casa di Umberto Eco a Milano o della Regina Loana avvolta nelle fiamme del Vesuvio di Rosa Panaro o, ancora, al nodo di Gualtiero Redivo per Opera aperta o Lo specchio di Marianna Troise. Numerose anche le citazioni de Il nome della rosa (Francesco Verio, Eugenia Serafini, Rosaria Matarese che ricorda la figura di Jorge). Notevole anche il simbolismo di Carmine Rezzuti, Gabriele Castaldo, Franco Cipriano e le immagini particolarmente poetiche di Quintino Scolavino, Caroline Peyron, Mathelda Balatresi, Ivan Piano, Chiara Coccorese e Laura Cristinzio, nonché le geometrie di Ernesto Terlizzi, Mario Lanzione e Mauro Kronstadiano Fiore e la raffinata citazione della bustina di Minerva del duo Filadoro/Gallone e l’eco-ego di Gaetano Di Riso o la torre labirinto di Francesco Lucrezi. Gli scultori in alcuni casi hanno lavorato ad un segnalibro-scultura (Francesco Alessio) e in altri hanno proposto immagini delle loro opere scultoree come la famiglia Pirozzi (padre, madre e figlia eccezionalmente impegnata in un lavoro a più mani) e Marisa Ciardiello. Originale anche il riferimento a scritti per l’infanzia di Eco operato da Maria Pia Daidone e quello alle qualità dello scrittore di Clara Rezzuti. Il logo della mostra è stato ideato dall’artista Tony Stefanucci che lo ha inserito anche nel suo segnalibro ispirato ad un’immagine presente in un romanzo di Umberto Eco, il cachet Fiat. L’associazione, con il supporto del Consorzio Antiche Botteghe, della GCO srl progetto Ossigeno per l’arte realizza, in concomitanza di questa mostra, un kit di segnalibri come catalogo della manifestazione, i segnalibri di piccolo formato, saranno la riproduzione dei bozzetti esposti in mostra.
Artisti, poeti e scrittori partecipanti:
Francesco Alessio, Mathelda Balatresi, Antonio Barone, Monica Biancardi, Gabriele Castaldo, Ciaccio/Romita, Marisa Ciardiello, Franco Cipriano, Chiara Coccorese, Cortini/Gerla, Chiara Corvino, Laura Cristinzio, Maria Pia Daidone, Francesca Di Martino, Gaetano Di Riso, Ellen G./Garesio/Pirozzi, Peppe Esposito, Luciano Ferrara, Filadoro/Gallone, Mauro Kronstadiano Fiore, Mario Lanzione, Lucrezi/Pagano, Francesco Lucrezi, Rosaria Matarese, Nasti/Silvestrini, Rosa Panaro, Gloria Pastore, Perrella/Petti, Mario Persico, Caroline Peyron, Ivan Piano, Anna Maria Pugliese, Gualtiero Redivo, Carmine Rezzuti, Clara Rezzuti, Vincenzo Rusciano, Eugenia Serafini, Quintino Scolavino, Tony Stefanucci, Ernesto Terlizzi, Marianna Troise, Ilia Tufano, Francesco Verio.
Info:
info@associazionetempolibero.it
www.associazionetempolibero.it
335/1314431