Celestino Ferraresi
Pensieri sulla religione di un pittore laico
dal 07/10/2016 al 17/10/2016
ART G.A.P. Gallery Via di San Francesco a Ripa 105/a ROMA (RM)
Laico per incapacità di aderire con Fede a quel credo in cui pure era cresciuto, ha sempre subito il fascino del rapporto dialettico che si stabilisce tra i credenti e la religione. Profondamente convinto che la pittura debba rivolgersi, proprio come la religione, all'animo dell'uomo, ha racchiuso nei suoi dipinti la grande bellezza dei cieli aperti, l'armonia delle forme architettoniche di splendide chiese, ma anche la vertigine dell'ombra e della consapevolezza della insondabile labilità dell'esperienza umana. Innamorato della bellezza del colore, non si attarda mai a compiacersi di effetti facili, usa una materia sobria ed opaca, mette in scena oggetti quotidiani, riproduzioni di opere d'arte di maestri del Cinquecento consumate dall'uso, per raccontare la profondità di un'emozione, della grande emozione della sofferenza umana.
Quella di questi dipinti è una pittura di straordinaria intensità, in un equilibrio formale e narrativo tra luce come rivelazione e tempo come limite inesorabile, malinconia. Sintetica al limite dell'astrazione o narrativa in chiave quasi espressionista, la sua personale religione laica è tutta in questo fraterno disincanto sulla condizione umana. Ma è la Pittura la vera protagonista di questa pur breve rassegna, una pittura che sa affascinare, commuovere, condurre a riflettere proprio grazie alla sua piena Bellezza.
Una mostra questa che non stupisce, non sorprende né genera inattesi spaesamenti come molta contemporaneità, ma riempie gli occhi ed emoziona profondamente attraverso la bellezza del colore, della Pittura.