Senza Titolo
mostra personale
dal 15/01/2017 al 18/02/2017
Libreria Feltrinelli Diaz 10 Latina (LT)
Testo critico di Andrea Baldocchi
Michele Principato Trosso struttura un metodo espressivo che sembra attraversato da un profondo interesse nei confronti di un mondo antico, quasi primitivo. Probabilmente l’artista siciliano sente che l’incertezza che permea la nostra società debba, in qualche modo, essere bilanciata con sogni e segni che hanno radici lontane, all’origine del cosmo. E perciò il suo linguaggio non vuole affatto sottostare a visioni contemporanee basate su regolo effimere e alla moda-piuttosto, egli modella forme esistenziali perdute e dialoga con colori che riscaldano i nostri cuori e che ribollono dal fondo della dei tempi come se, in effetti, stessero assestando la loro difficile convivenza con l’uomo d’oggi, insensibile e distratto.
Principato Trosso deforma alberi, crea coerenti stilizzazioni totemiche, fantastica all’interno di un laboratorio d’idee primordiali e diviene, abile cesellatore recuperando oggetti e sentimenti ormai desolatamente dimenticati. Interviene così pittoricamente componendo quadri ritmi di forme e tinte fedeli ad una immagine interiore squisitamente riservata e spirituale più che all’esattezza empirica dell’osservazione-e si conferma artista dalla cifra linguistica autonoma e sincera.