Il Privilegio del fulmine
Poiema – Come cosa perché l’artista fa
dal 25/02/2017 al 16/03/2017
Museo d’arte contemporanea – Centro culturale – Oratorio San Rocco, Trapani Via Antonino Turretta 12, 91100 Trapani (TP)
A Trapani tutta la poesia del legno con lo scultore Francesco Arecco
di Giorgia Salerno
Si è inaugurata a Trapani, presso il Museo d’arte contemporanea San Rocco, la mostra personale dell’artista Francesco Arecco:
Il privilegio del fulmine.
Lo scultore ha realizzato ventuno opere per il museo in occasione dell’apertura dei nuovi spazi espositivi. La mostra è curata da Liborio Palmeri, coraggioso e resiliente sacerdote di Trapani che ha scelto di esporre arte contemporanea, sfidando i territori siciliani, fertili e ricchi di cultura, invitandoli ad una maggiore apertura al contemporaneo.
Una sfida ben accolta da Francesco Arecco che, con maestria ed eleganza, porta a Trapani tutto il suo mondo fatto di ebano, mogano, cedro, abete, castagno ed acero.
Un Geppetto non convenzionale che diversamente dalla celebre favola fa entrare il visitatore nel ventre del suo legno.
Le sculture vibrano e non perdono la linfa vitale che possiedono nel loro habitat d’origine, i boschi piemontesi, luogo di riflessione per Arecco e dove tutto ha inizio.
Druse, In ascolto, Noè, Alla luce, Il privilegio del fulmine, Storia e geografia della città di Trapani, sono solo alcune delle opere nelle quali è possibile leggere le venature del legno che Arecco mostra e mette in musica come in un’armoniosa partitura, dove il ritmo alterna andamenti lineari a variazioni improvvise, picchi spasmodici come extrasistole cardiache.
È vita. Opere pulsanti che raccontano storie, pensieri e punti di vista.
Un dialogo raffinato con gli spazi del museo in un percorso espositivo equilibrato, dove non manca qualche vezzo dell’artista, come nell’installazione In campana – Nascondimento, in cui novanta sculture in ebano sono accompagnate dal rintocco di campane della cattedrale di Bosio e dal suono di strumenti musicali, di campanelle in ottone, di triangoli orchestrali e di cimbali, tutti balocchi dell’artista demiurgo.
L’artista è qui creatore e artigiano. Citando l’artista Il privilegio del fulmine è di fare senza accorgersene, perché questo è il suo essere, è la sua natura.