Ritratti Espressionisti
Personale di Pietro Beretta
dal 01/09/2020 al 30/10/2020
Galleria Cafè Imagina Dorsoduro 3126 Venezia (VE)
In questa nuova serie di pinakes il pittore affina gli strumenti di cui si era servito negli anni precedenti: la
materia terragna e sabbiosa dei grandi quadri ispirati a Tàpies e Burri, gli strati di carta déchiré sulla scia di
Villeglé e Rotella le campiture piatte e le “sculture” Brut realizzate con Annagret. La stesura raw dei materiali
si arricchisce di velate trasparenze, contrasti simultanei, illuminazioni improvvise: effetti cromatici straordinari
ottenuti con la complicità dei pigmenti acquistati durante un viaggio in Marocco e utilizzati parsimoniosamente
nei lavori materici.
La scelta dei soggetti rimanda a un neo primitivismo oggi territorio della Street Art, ma che nel passato ha
accomunato pittori quali Matisse, Van Gogh, Gauguin, Rousseau, e poi fauves ed espressionisti come Van
Dongen, Vlamink, Jawlensky e Werefkin, che soggiornarono nel teosofico Monte Verità, polo dell’Utopia e
della cultura internazionale nel primo Novecento (Arp, Jung, Bakunin, Nietzsche, Max Müller, Kéreni, Isadora
Duncan, Von Laban, Mann, Hesse), nonché luogo di nascita e di prima formazione dell’artista che si ritrova
come genius loci e riferimento culturale nelle sue opere in modo deciso, vitale e talvolta ricco di ironia.
Aure e sottili velature psicologiche illuminano i volti fortemente caratterizzati di uomini e donne emersi
dall’inconscio dell’artista, plasticamente incisi e semplificati con segno sicuro. La singolarità dell’icona rimanda
a poetiche Outsider, Naïf e Brut, a Chaissac e Dubuffet, a Schärer e Baj e ai contemporanei Condo, Basquiat,
Valdés, talora recando memoria del mondo classico, rinascimentale e barocco, e confluendo infine nel ritratto
corale di una contemporanea Spoon River