Alondra Dali - Survival
alla Galleria Studio C di Piacenza
dal 13/11/2021 al 25/11/2021
Galleria d'arte contemporanea Studio C via G.Campesio, 39 Piacenza (PC)
Galleria d'Arte Contemporanea
“STUDIO C”
29121 Piacenza
cell: 348-8703060
E mail: studio.c.immagine@gmail.com
MOSTRA PERSONALE DI ALONDRA DALI
SURVIVAL
13 – 25 NOVEMBRE 2021
Alla galleria d'Arte Contemporanea “STUDIO C” di Piacenza, in via Giovanni Campesio 39 si inaugura sabato 13 novembre, alle ore 18, la mostra personale di Alondra Dali dal titolo “Survival”.
Artista messicana che attualmente vive e lavora a Prato, Alondra Dali presenta un curriculum critico-espositivo di grande rilievo con mostre prestigiose tenute in spazi pubblici e privati di Italia, Messico, Francia, Turchia e Stati Uniti d'America.
Attratta fin da bambina dal magico mondo dell'arte, ha frequentato prima l'Istituto di Cultura “Cabanas” di Guadalajara Jalisco e successivamente, per approfondire i suoi studi artistici, le botteghe dei più importanti artisti messicani. Di particolare interesse, dunque, anche il suo percorso formativo che, partito dal “figurativo”, si è in seguito avvicinato alla Avanguardie Storiche e in modo particolare all'Espressionismo Astratto dove l'intensità emotiva ed espressiva, tipica degli Espressionisti, si unisce all'estetica anti-figurativa e gestuale dei pittori astratti. Una ricerca lunga e costante, quella della nostra artista, e portata avanti con rigore e metodo scientifico per studiare a fondo i linguaggi dell'Astratto e dell'Informale e approdare infine ad un'espressione tutta sua, autentica e personale dove i vari ambiti di questo movimento (segnico, gestuale e materico) si fondono insieme in modo armonico e naturale. Arte come ragione di vita, dunque, come bisogno urgente e indispensabile di comunicare voci, emozioni e sentimenti e farsi denuncia umana ed esistenziale. E questo suo modo di procedere, questa sua costanza nella sperimentazione e nella ricerca portata avanti con tanta dedizione e sacrificio, ha iniziato a dare i suoi risultati al punto di essere chiamato ad esporre all'ultima Triennale di Roma dove la sua opera ha riscosso un notevole successo e innumerevoli citazioni critiche da parte dei più importanti esponenti della cultura artistica nazionale.
Alondra Dali si esprime con immagini di grande forza e potenza attraverso l'uso di colori intensi, a volte esplosivi, lasciati liberamente fluire, controllati nelle colature e nelle macchie, accompagnati sempre dal gesto deciso e sicuro a tracciare segni, tracciati, percorsi, sagome indefinite.
Una visione pittorica, quella della nostra artista, che tende sempre alla sintesi di
opposte tensioni, che appare nello stesso tempo analitica ed emozionale, progettuale e decostruttiva, comunque aperta sempre, ed in ogni caso, all’intervento e alle incursioni dell’istinto e dell’imprevedibile. Le sue forme dipinte irrompono con forza da abissi profondi, da sfondi vorticosi e multicolori, da orizzonti lontani. Sono percorse da deflagrazioni di colore che delimitano e circoscrivono mondi fantascientifici e irreali, un cosmo pulsante di vita e pieno di simboli. La superficie delle opere, spesso materica e densa, lavorata e scavata con fine abilità, è letteralmente investita da incandescenze pittoriche fantastiche, si gonfia e si dilata, crea spazi profondi ed immensi, elabora suggestioni intense, cattura l’osservatore. Un senso grandioso di mistero pervade i suoi quadri e spesso, dal centro della loro superficie, dove quasi sempre si posa l’occhio di chi guarda, si dipartono vortici iridescenti, frammenti e brandelli d’immagini che vivono di luce propria, una luce proveniente dall’interno e dalla materia stessa: una materia stesa con gestualità ampia e decisa, viva e palpitante, quasi irruente.
Espressione intensa, questa, dove tutto ciò che è umano ed esistenziale diventa motivo di approfondimento. L'artista mette così a nudo le debolezze umane (la superficialità, l'egoismo, l'arroganza, la voglia di apparire) e i suoi dipinti diventano un'impietosa fotografia dei nostri giorni, delle ansie e delle solitudini sempre più diffuse e dilaganti all'interno di una società, quella contemporanea, che sembra aver perduto ogni punto di riferimento.
La rassegna, che sarà introdotta dal gallerista e critico d'arte Luciano Carini, chiuderà il 25 novembre.
ORARI: feriali e festivi dalle 16,30 alle 19,30
Lunedì giorno di chiusura