Gibellina 1968 - otto minuti dopo le tre di Giuseppe Iannello
presentazione libro fotografico
dal 20/11/2021 al 20/11/2021
Église via dei Credenzieri 13 Palermo (PA)
Nell’ambito di Tableau vivant, un ciclo di incontri dedicato alla scoperta di giovani fotografe e fotografi, Église è lieta di invitarvi, sabato 20 novembre alle ore 18.30, alla presentazione del libro “Gibellina 1968 — otto minuti dopo le tre” di Giuseppe Iannello, che sarà pubblicato da Seipersei.
L’autore dialogherà con Giuseppe Maiorana del progetto fotografico riguardante Gibellina, la cittadina trapanese che nel gennaio del 1968 è stata colpita da un forte sisma che ha causato molte vittime nella Valle del Belìce, e del libro che sarà pubblicato dalla casa editrice Seipersei.
Gibellina, Trapani, Sicilia, Italia.
14 gennaio 1968, ore 13:00.
“Quel giorno nevicava. Era domenica ed era tempo di elezioni. All'ora di pranzo, per circa trenta-quaranta secondi, abbiamo sentito un rumore sordo, forte, come se un centinaio di carretti siciliani, a tutta velocità, attraversassero una strada di ciottoli.”
15 gennaio 1968, ore 3.08.
Un tremendo terremoto colpisce la Valle del Belice nella Sicilia occidentale. Alcuni villaggi sono gravemente distrutti. Gibellina è completamente devastata. Il Grande Cretto nascerà per conservare la memoria del paese.
Alle 3:08 è successo il grande, terribile evento. Nessuno credeva che la città fosse crollata.
“Ho potuto prendere con me solo quello che indossavo.”
“Nel 1971 siamo tornati a Gibellina. La nostra casa non era pronta, così siamo andati a vivere nelle capanne per 16 anni.”
“Eravamo pastori e contadini prima del terremoto. Lo siamo ancora.”
“Gibellina 1968 — otto minuti dopo le tre” esplora lo scollamento generazionale della nuova città e, attraverso questo, i ricordi perduti della vecchia Gibellina. Con il peso della storia sulle spalle, è ora compito della nuova generazione portare la storia di una casa che non hanno mai conosciuto.
Il volume sarà edito da Seipersei, casa editrice indipendente di libri fotografici fondata nel 2011 a Siena da Stefano Vigni, e si arricchisce dei contributi di Maria Fratelli, Giuseppe Maiorana e Colin Pantall.
Il libro è in prevendita sul sito della casa editrice fino al 5 dicembre: https://seipersei.com/.
Il progetto di Giuseppe Iannello è stato messo in mostra in Italia e all’estero, tra le altre si ricordano la mostra a Space Place (Nižnij Tagil), a Église (Palermo), parte di “#18Esplorazioni. Nuove mappe per la fotografia” curato da Benedetta Donato, al Belìce/EpiCentro della Memoria Viva di Gibellina, allo Studio Museo Francesco Messina (Milano), alla Seen15 Gallery di Londra.
Uno degli intenti di Église, dalla sua fondazione nel 2016, è quello di promuovere la fotografia di giovani autrici e autori, tra le varie attività organizzate si ricordano il progetto collettivo “#18Esplorazioni. Nuove mappe per la fotografia” (2018), curato da Benedetta Donato, percorso che ha presentato le esperienze fotografiche delle fotografe e dei fotografi coinvolti, la pubblicazione We are | Noi siamo che raccoglie in sé alcune fotografie di autrici e autori nazionali e internazionali che hanno partecipato alla open call avviata nella primavera del 2020, infine la collaborazione con una classe dell’Accademia di Belle Arti di Lipsia che ha visto l’organizzazione di una collettiva fotografica diffusa nei tre spazi indipendenti della città di Palermo dedicati alla fotografia, Église, Minimum e Baco about photographs, lo scorso mese di ottobre (Arcipelago, a cura di Fabio Aranzulla, Felix Pacholleck e Jana Ritchie).
Nel corso di questo e del prossimo anno, Église avvia Tableau vivant, con il supporto di KAD — Kalsa Art District, un’esperienza partecipativa, durante la quale le autrici e gli autori condivideranno, attorno a un tavolo, con il pubblico presente i loro progetti fotografici. L’intento dell’esperienza è quello di creare un’atmosfera conviviale attorno alle tematiche sviluppate dagli autori ed alle domande di quanti saranno presenti.
La presentazione di “Gibellina 1968 — otto minuti dopo le tre” ha il supporto di KAD — Kalsa Art District, Belìce/EpiCentro della Memoria Viva_CRESM di Gibellina e della Rete Museale e Naturale Belicina.
Partner Cantine Amato