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La medicina e la ricerca scientifica sono per Claudio Allia il punto di riferimento più forte del suo percorso, e la musica è forse la sua vera musa. Il suo amore per la fotografia non sorprende, poichè contiene molti elementi della sua esperienza di vita, in perfetto dialogo con il suo carattere.
I suoi scatti si percepiscono come il risultato di un occhio musicale, uno sguardo ritmico che ogni volta si spinge nel profondo, con delicata e puntigliosa attenzione, per scoprire e raccontare emozioni.
Percorre il sogno come realtà parallela, infatti crea contesti rarefatti ma sempre possibili, usando luoghi esterni come interni e viceversa. Tratta gli oggetti uno ad uno, come scatole dei ricordi o delle sorprese, sembra chiedere agli oggetti stessi di scegliere il proprio posto.
Nel suo fare accostamenti, posizionare elementi, manovrare soggetti e personaggi con cura ma con decisione, c’è sempre un quantum che somiglia all’ironia e invece è leggerezza, stupore, rispetto. Con questo segno riesce a dare dinamica alle storie, ne è sempre lui stesso coinvolto, visivo e visionario in uguale misura, autore e spettatore appassionato.

Donatella Capraro

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