Chiara Camoni. Erbacce e fonti. Succhi d’erbe. Spiritelli

a cura di Matilde Galletti vincitore del “PAC2022-2023 - Piano per l'Arte Contemporanea”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura  dal 07/06/2024 al 10/09/2024

Palazzo dei Priori piazza del Popolo Fermo (FM)


Chiara Camoni. Erbacce e fonti. Succhi d#8217;erbe. Spiritelli Venerdì 7 giugno
Ore 18.00
Inaugurazione del progetto
Chiara Camoni. Erbacce e fonti. Succhi d’erbe. Spiritelli,
a cura di Matilde Galletti
vincitore del “PAC2022-2023 - Piano per l'Arte Contemporanea”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura

Una nuova opera di arte contemporanea andrà ad arricchire la collezione della Pinacoteca civica della città di Fermo.
Grazie alla vittoria, per il secondo anno di seguito, del bando PAC - Piano per l'Arte Contemporanea promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, sarà un’opera dell’artista Chiara Camoni a entrare nelle collezioni comunali, permettendo così il proseguimento della neonata sezione dedicata all’arte contemporanea.

Il progetto Chiara Camoni. Erbacce e fonti. Succhi d’erba. Spiritelli, vincitore del PAC2022-2023, rientra all’interno della politica culturale attuata dal Comune di Fermo che, in collaborazione con l’Associazione Karussell, invita artisti conosciuti a livello nazionale e internazionale a scoprire e dialogare con il patrimonio storico e architettonico della città.

Attraverso un’azione site specific e context specific, dunque in un’ottica particolarmente allargata e inclusiva, il progetto prevede la produzione di un’opera d’arte inedita e destinata alla città. Si intende così proseguire la costruzione di una collezione d’arte contemporanea che non sia unicamente finalizzata alla creazione di un insieme statico e ‘chiuso’ ma alla raccolta di opere che entrino in stretto dialogo con collezioni e luoghi della città. In un’ottica più ampia, l’intento è coinvolgere ogni anno e in più occasioni un artista in un diverso luogo della cultura della città di Fermo come i Musei Scientifici o il Museo Archeologico e altri. La collezione che si andrà a creare sarà diffusa e site specific, volta a valorizzare, attraverso l’azione di un artista contemporaneo, non solo i luoghi, ma anche ciò che questi contengono, la Storia e le storie che in essi trovano spazio, per aprirle a nuove possibilità di lettura. Per dare avvio a tale progettualità, nel 2021 è stato individuato il duo Vedovamazzei e, per la partecipazione all’avviso pubblico PAC2022-2023, l’artista Chiara Camoni, per la capacità di dialogare con i luoghi in maniera empatica e possibilistica.

Partendo idealmente dai prati fioriti che si trovano ai piedi delle figure che popolano il polittico di Jacobello del Fiore e dagli antichi erbari, si è immaginato di lavorare in maniera strettamente legata alla Pinacoteca stessa, ma anche agendo sul territorio circostante. A partire dal luogo della cultura che trova sede nel Palazzo dei Priori, l’artista si è mossa verso l’esterno, alla scoperta delle antiche fonti extra urbane e i fiumi che hanno storicamente segnato i territori di Fermo. Questa azione non solo ha incrementato il patrimonio pubblico della Collezione Comunale della Pinacoteca Civica, ma ha valorizzato anche quello materiale e immateriale del territorio.

Il lavoro di Chiara Camoni nasce spesso dall’’ascolto’ di quanto trova intorno a sé, dall’incontro tra luoghi, persone, materiali raccolti durante delle esplorazioni e narrazioni che prendono forma spontaneamente e in maniera sorprendente. Si potrebbe indicare come una pratica errante (che accoglie le definizioni di vagabondare e sbagliare) che trova senza cercare, che non per forza si muove verso il già noto, e che non salta a rapide conclusioni, ma piuttosto si dispone al confronto con ciò che incontra come possibilità di un divenire, di un lasciar emergere.
Il progetto vincitore del PAC2022-2023, pensato da Chiara Camoni per Fermo, si ricollega alle esperienze di lavoro condiviso che caratterizzano il modo di operare dell’artista ed è partito dall’idea di esplorare, con diversi gruppi di persone, dei luoghi simbolo del crearsi ed esistere della comunità cittadina ovvero le antiche fonti extra urbane di Fermo. Durante un periodo di residenza che l’artista ha svolto in città, sono state organizzate delle passeggiate che hanno coinvolto studenti di tutte le età, appassionati e curiosi. In tali occasioni sono stati effettuati dei prelievi nel paesaggio utili a dare forma, attraverso una pratica condivisa, all’opera finale. Questa è un intervento installativo che ha trovato spazio nella Sala Boscoli della Pinacoteca civica. È composto da una scultura ovvero una struttura in ottone che ospita dei teli di seta ‘disegnati’ da erbe e fiori incontrati e raccolti durante le passeggiate. Non erbe tintoree ma erbe trovate, “erbacce”: tutte quelle che segnano il cammino e che invadono tutti i paesaggi che sono stati attraversati. Con queste è stata fatta una stampa diretta su seta che ha lasciato emergere “gli spiritelli” delle piante stesse e dei luoghi. L’installazione comprende anche un video legato a queste azioni condivise. Il progetto ha richiamato anche la pratica di “pittura a succhi d’erbe” tipica di questa area delle Marche, utilizzata per quadri e carte da parati fino al XVIII secolo.

In occasione dell’inaugurazione del progetto, è allestita una piccola mostra di documentazione che accompagna l’opera vincitrice del PAC2022-2023: nella Sala Boscoli della Pinacoteca Comunale è stato creato un percorso narrativo che illustra il processo di realizzazione dell’installazione di Chiara Camoni. Accanto a tale narrazione, sono inseriti degli antichi e preziosi erbari, unici nel loro genere, provenienti dalle raccolte della Biblioteca Civica, proprio per segnare il collegamento tra passato e presente. Sono gli stessi erbari di cui si è parlato in occasione del seminario Dialoghi sulla pittura a succhi d’erbe, una delle diverse attività collaterali che hanno arricchito questo progetto PAC2022-2023. Attraverso un public program, si è tentato di rafforzare l’ideale di comunità di patrimonio, per coinvolgere più attori del territorio, condividere e ampliare la conoscenza del patrimonio culturale storico, legato alle radici del contesto, e i nuovi linguaggi della creatività contemporanea. Oltre al seminario, durante l’anno è stata organizzata, presso il Terminal Mario Dondero, una serie di appuntamenti pensati per differenti pubblici e fasce di età: incontri/dibattiti di approfondimento rivolti alla comunità, laboratori didattici gratuiti per le scuole primarie che si terranno a settembre, incontri seminariali per il Liceo Artistico Preziotti Licini e l’Accademia di Belle Arti di Macerata.




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