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Entrambi gli artisti visivi sono alle prese con la spettacolarità quasi invadente di uno spazio-ambiente di superba bellezza e simbolismi propri.
Colori irresistibili, forme ideate, inversioni fra soggetto e oggetto, animato ed inanimato, fino ai significati stessi del vuoto, nella mostra improntata allo stile immediato e alle sintesi dell’arte moderna e contemporanea di Luciano Rossi e Elena Menta: dipinti e sculture-ceramiche in dialogo accenderanno lo spazio del “Piccolo centro d’arte Le gambe verdi” nel centro storico di Piombino (LI), per un Natale all’insegna dell’originalità espressiva.
La doppia mostra personale, che sarà aperta al pubblico dal 20 dicembre 2024 al 12 gennaio 2025, presenta le ultime ricerche del pittore Luciano Rossi, artista originario di Piombino, conosciuto per le sue sintesi d’autore proiettate sulle visioni della propria terra di Maremma, di cui intuisce la tensione di significato tra la sporadicità dell’elemento antropico, il calore vigoroso della terra e la profondità del blu marino, rivelando simbolismi intrinseci, in magnetiche tavole rarefatte al loro interno, dalla pennellata densa eppure dalla composizione in progressiva astrazione, dove il reale giunge – nelle parole dell’autore - ad esiti “irreali”.
Il nuovo capitolo “in ceramica” di Elena Menta, sperimentatrice di ogni forma artistica, scopre la potenzialità evocativa della materia più plasmabile, ma anche più imprevedibile e finale e la dedica ad una ricerca da prima irresistibilmente “patafisica”, poi sempre più simbolista, per soggetti suggeriti dai suoi stessi luoghi esistenziali: i borghi dell’Emilia-Romagna, regione di origine, e la schietta e solare Toscana “permeata” dalle ragioni del mare.
Non solo le morbide e animate casette, veri e propri villaggi retró in miniatura che ricorrono alla sommità “mentale” dell’oggetto - apparentemente d’uso -, ma tutto quello che si fa archetipo del viaggio di ritorno al paese di pavesiano sentimento, e forse anche aggancio ultimo di epoche perdute alle porte del vuoto, si accende in un animismo sostenuto dai colori, dalla gestione ardua e creativa delle trasparenze nei processi di cottura della materia, dalle forme neo-fiabesche per stelle e cavallucci marini, capodogli e megattere, pesciolini curiosi e imbronciati. Carrellata di stati d’animo sinceri e persistenti, dove crolla la distinzione stessa fra umano e non umano.
Così se il regista sotteso e protagonista interpretato è sicuramente lo spazio-ambiente della loro stessa storia, la creatività e le intuizioni di questi due artisti lo restituiscono in un concerto di forme, visioni e colori che sembra suggerire come indispensabili alla percezione fisica, le ragioni altrettanto fondanti della più libera fantasia.

Apertura mostra: dal venerdì alla domenica orario 17-19-30 | lunedì 23 dicembre dalle ore 17 alle 19.30 | martedì 24 dicembre dalle ore 10 alle ore 12 (Ingresso libero).
Info: Info: 329 3765032 | legambeverdi@gmail.com | ascka@tiscali.it.

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