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Con l’inaugurazione di Sentimi, personale di Luigi Stoisa, martedì 2 dicembre nella sede milanese di Via Monte di Pietà 1A, la Galleria Raffaella De Chirico Arte Contemporanea conclude il proprio anno espositivo 2025.

La mostra presenta una selezione di opere storiche dell’artista torinese, attivo dalla metà degli anni Ottanta e noto per una ricerca fondata sulla trasformazione della materia e sul suo lento, continuo mutare. Il catrame — elemento vivo, instabile, pulsante — è il fulcro della sua poetica: una sostanza che diventa forma, superficie, linguaggio.

Il percorso espositivo riunisce lavori realizzati agli esordi della sua carriera, dipinti dalle superfici vibranti e attraversati da titoli carichi di forza evocativa, capaci di gettare nuova luce sulle origini della sua indagine. Il cuore della mostra è dedicato alle opere in catrame della fine degli anni Ottanta, tra cui lavori emblematici come Ti sento lontana e Ti amavo tanto: opere in cui la materia si fa presenza emotiva, corpo che reagisce e respira, in dialogo con olio e carboncino, creando equilibri drammatici e intensamente poetici. Minime accensioni di colore interrompono la distesa di nero, aprendo una tensione narrativa che attraversa il tema della relazione e della distanza.

L’artista Luigi Stoisa: “Sentimi è per me un ritorno a Milano e un racconto di ciò che ho attraversato. È una delle mie prime mostre più scientifiche e astratte, in cui la pittura diventa scultura, non più superficie ma profondità.
Per la prima volta l’immagine figurativa scompare, lasciando spazio a una figurazione solo in apparenza suprematista, generata dall’ingresso nella materia e dal suo mutamento cromatico continuo.
Questa mostra diventa una chiave per leggere le nuove opere: tornando alla radice apre al futuro, lasciando che sia la materia, nel suo movimento, a tracciare una traiettoria nuova.”


«Con Sentimi – dichiara Raffaella De Chirico - chiudiamo un anno di lavoro intenso, complesso e profondamente stimolante. Il 2025 è stato per noi un percorso di ascolto, di ricerca e di consolidamento, fatto di mostre che hanno saputo parlare al presente e di artisti che hanno trasformato la nostra galleria in un luogo vivo di confronto e riflessione. La personale di Luigi Stoisa rappresenta per noi la conclusione ideale di questo ciclo: un ritorno alla materia, alla sua forza originaria, alla sua capacità di raccontare ciò che spesso le parole non riescono a dire. Ringrazio tutti coloro che ci hanno accompagnato lungo questo anno: artisti, collezionisti, curatori, visitatori. Questo cammino condiviso è la nostra energia per guardare al 2026 con ancora più entusiasmo.»

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