Viaggi in Italia Olivo Barbieri

Curatrice Sabrina Zannier  dal 02/07/2010 al 25/07/2010

  Oderzo (TV)


Viaggi in Italia  Olivo Barbieri OLIVO BARBIERI
1982 - 2009
VIAGGI IN ITALIA
a cura di Sabrina Zannier

Palazzo Foscolo, via Garibaldi 65, Oderzo (TV)
dal 3 al 25 luglio
giovedì, venerdì, sabato ore 9-12 e 15-18, domenica ore 16-19
ingresso gratuito

Libro: Viaggi in Italia di Olivo Barbieri - SKIRA Editore

Viaggi in Italia è il titolo del libro e della mostra di fotografie realizzate da Olivo Barbieri che si presenterà e inaugurerà venerdì 2 luglio a Palazzo Foscolo di Oderzo - Treviso. Il duplice evento apre il nuovo progetto culturale di Sinetica Industries sulla fotografia contemporanea internazionale incentrata sul tema del viaggio, con la cura generale di Sabrina Zannier, la collaborazione di Skira Editore per la pubblicazione e quella della Fondazione Oderzo Cultura Onlus, responsabile dell'attività di Palazzo Foscolo, per la mostra.


Si annuncia così un grande viaggio nell'opera di Olivo Barbieri, che dopo aver realizzato progetti fotografici e film in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all'Europa, dalla Cina alla Giordania, ha riattraversato la sua produzione dal 1982 al 2009 per dar forma a un viaggio tutto italiano.
Un viaggio plurale, però, perché raccoglie diversi momenti e viaggi dell'autore nelle città d'Italia, nei luoghi di provincia, in montagna e al mare, a ridosso di architetture, interne ed esterne, di costrutti urbani ripresi dall'elicottero, dove la gente, le auto, gli alberi appaiono come minuti elementi plastici o, ancora, in scenari collettivi ripresi da terra, in cui le persone figurano in primo piano in un rimpallo di messa a fuoco o di sfocatura rispetto al contesto urbano.


Come raccontare questi viaggi italiani?
Per rispettare la poetica di Barbieri e la sua idea di temporalità ciclica, non era possibile proporre un viaggio lineare. Come del resto afferma il sociologo francese Michel Maffesoli, secondo il quale l'idea di progresso contemporaneo non coincide più con la linea retta che da un prima conduce a un dopo, bensì con la figura della spirale che avvolge il passato innovandolo verso il futuro. Nessuna sequenza cronologica, quindi, nessuna cesura tematica, bensì una sorta di mantra, che nella ripetizione, nella possibilità di iniziare la lettura, sia del libro che della mostra, da qualsiasi punto, libera la mente dal pensiero di una temporalità lineare e funge da amplificatore per un processo di graduale concentrazione.

Viaggi in Italia è una summa di sguardi e di racconti che, come un romanzo eccentrico, ammicca a certa letteratura contemporanea per aprire, di fotografia in fotografia, una storia, legata a un luogo e alle sue genti. Tanti luoghi e tante genti, che insieme disegnano il volto complesso della nostra Italia, attraverso 70 immagini, alcune inedite, altre appartenenti a cicli fotografici diversi, raccolte nel volume e in parte esposte in mostra.
Quella di Barbieri non è l'Italia vista dall'occhio del turista. È l'Italia vista e vissuta da un artista italiano che ha girato il mondo e con lo sguardo pieno di storie riesce a mostrare il nostro Paese con rapporti dimensionali inediti, anche innanzi ad architetture e scenari già ampiamente filtrati dall'immaginario collettivo.


Olivo Barbieri

Nato a Carpi (Modena) nel 1954, dove vive e lavora, inizia a fotografare nel 1978 concentrando la sua ricerca sull'illuminazione artificiale nella città europea e orientale. A partire dal 1989 viaggia abitualmente in Oriente, soprattutto in Cina, dove resta colpito dalla crescita verticale delle città, passate da un grattacielo nell'89 a quasi duemila nel 2009. Constatazione, questa, che alimenta nel suo sguardo e nella sua mente, idee, progetti e modi di guardare.
Dalla metà degli anni Novanta adotta una nuova tecnica fotografica - dilatata anche nella produzione di film - che gli permette di mantenere a fuoco solo alcuni punti dell'immagine. I paesaggi rappresentati, spesso dall'elicottero, appaiono così come dei plastici, delle sorprendenti e stranianti visioni che, insieme alle opere precedenti, lo portano alla piena riconoscibilità internazionale. Come dimostra la sua partecipazione alla Biennale di Venezia nel 1993, 1995 e 1997, insieme alla presenza in musei e collezioni d'arte pubbliche e private in Europa e negli Stati Uniti, alla pubblicazione di numerosi libri e cataloghi e alla presentazione dei suoi film nei più importanti film festival e musei, da Locarno a Toronto, da New York a Parigi, da Londra a Berlino.


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