Déjà Vu Kinò
Frammenti di Cinema
dal 14/11/2013 al 07/12/2013
Roma - Radisson Blue Es. Hotel (RM)
«Un dialogo aperto tra presente e passato»
In una città protagonista del cinema come Roma due culture artistiche, italiana e bielorussa, si
incontrano per rendere omaggio all'arte dell'immagine in movimento. I due paesi dialogano
attraverso linguaggi artistici diversi, pittura olio su tela i bielorussi, videoarte l'artista italiana, ma sono legati sin dall'antichità da una radice comune che deriva dall'Impero Bizantino.
La celebre artista romana Fabiana Roscioli, fortemente influenzata dal libro «Il teatro e il suo doppio» di A. Artaud, basa la sua attività sullo sdoppiamento di ruolo ed immagine. In questa mostra è regista ed attrice dei suoi video, dove attraverso le immagini delle dive del passato ritrae aspetti diversi della sua personalità
riferendosi contemporaneamente ai ruoli assegnati alla donna dalla società odierna. È Marilyn Monroe,
simbolo per eccellenza della seduzione sensuale, ma anche Marlene Dietrich dalla bellezza fredda, androgena e dispotica, entrambe disposte a rinunciare al ruolo materno per ambizione sociale. Il tema è sottolineato dal video su Sofia Loren nel ruolo di Adelina nel film «Ieri, oggi, domani» di Vittorio De Sica,
dove sono poste in evidenza le problematiche di una donna-madre. Con Audrey Hepburn, invece, viene
esplorato un aspetto più vulnerabile e spontaneo, sempre in contrasto con le aspirazioni sociali della protagonista. Fabiana trasforma ogni aspetto della sua personalità in un'opera attraverso un’autoanalisi paragonabile al processo alchemico «dalla nigredo all'oro».
Contrapposte eppur complici troviamo le tele monumentali degli artisti bielorussi uniti nel C/A/C - Concept Art Confession group (Oleg Shobin, Irenkova, Andrey Belov, Alexey Shlyk, Anton Nichiporuk, Bazinato, Anna Arapin, Maksim Makarevich, Svetlana Shalay), dove il concetto di locandina cinematografica viene espresso attraverso immagini oniriche che sembrano quasi dei sogni avuti dopo la visione delle pellicole alle quali ogni quadro è dedicato. Figure maschili sfumate, illuminate da una luce calda che sembra provenire da una fiamma che simboleggia la passione interiore, troneggiano nelle opere «The Last Emperor», «Faust», «Brokeback Mountain» e «The Fight Club». Le tele «Dancer in the Dark»
«Drowning by Numbers», «The Piano», «L'Arrivée d'un train en gare de La Ciotat» riportano una connotazione fortemente gestuale diventando quasi delle immagini di una performance con protagoniste
stoffe in movimento e danzatrici. «The Wrestler», «Saraband» e «A Clockwork Orange» invece si concentrano sul tema della nudità maschile resa in maniera malinconica o violenta.
Parallelamente alla mostra, la paesaggista Virna Mastrangelo presenterà il suo progetto «Sad Kino' - il giardino del cinema». Nella corte del Radisson Es Hotel sorgeranno installazioni scenografiche dedicate ad alcune pellicole che danno particolare rilievo al ruolo del giardino. I nostalgici microcosmi di Virna ci
immergeranno nelle atmosfere dei film, facendoci sentire per un breve attimo «attori sul set». Ci
trasporteranno negli eleganti giardini di Compton House pieni di intrighi seicenteschi di Peter Greenaway, nell'onirico e gotico mondo di Edward Mani di Forbice di Tim Burton, nella poetica vita dei tuareg di «The' nel Deserto» di Bernardo Bertolucci.
Coordinamento internazionale
ARTPLAZ Gallery Minsk/Moscow – www.artplaz.com
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