Tiziano Capetta - Kimoti - Sculture
Sculture
dal 01/06/2007 al 30/06/2007
Roma (RO)
TIZIANO CAPETTA
L’affascinante mondo della ceramica può offrire emozioni di diversa natura al pubblico più vario, attraverso nuovi e inesplorati percorsi che illustrano tutte le potenzialità di una tecnica artistica ricca di profonde implicazioni concettuali. Dal 2003 Tiziano Capetta si dedica con passione allo studio di quest’arte, intesa come mezzo attraverso il quale avvicinarsi ad una conoscenza più profonda della propria identità. Sulle orme degli artisti giapponesi, forgia utensili per la cerimonia del tè secondo l’antica tradizione Raku. La filosofia ancorata a questa disciplina genera nell’artista, durante la lavorazione della creta, uno stato di “svuotamento mentale”, tale da fargli raggiungere una perfetta simbiosi con la materia che modella. Nel 2005 frequenta un workshop tenuto dall’artista statunitense Jeff Shapiro, durante il quale apprende nuove tecniche rudimentali di foggiatura e l’utilizzo di un forno per alta temperatura alimentato a legna. L’incontro con questo maestro si rivela un punto di svolta per comprende il vero significato racchiuso nella parola Arte. Secondo Tiziano, infatti, un’opera si può considerare artistica e quindi una nuova forma di linguaggio solo se è in grado di comunicare ad altre persone le sensazioni e gli stati d’animo provati da chi l’ha realizzata in un determinato momento della vita. Forte di questa concezione, l’artista decide di rivolgere la propria attenzione alla modellazione di forme astratte. Il messaggio artistico racchiuso in queste sculture vuole evocare lo spirito della Natura, cercando di donare all’argilla il carattere primitivo ed arcaico della pietra. Quella pietra sulla quale nell’antichità si concentrarono i primi impulsi artistici, dando origine a misteriosi monumenti, rimasti immutati nei secoli: i dolmen e i menhir.
Nelle forme chiuse, come ad esempio l’opera “Sasso”, possiamo individuare lo spirito ermetico dell’artista che presenta un forte timore nell’aprirsi al contatto con le persone. Anche le brusche incisioni simboleggiano le sue angosce e le paure di un passato da cui l’artista non è ancora in grado di liberarsi.
Le forme slanciate e rivolte verso l’alto invece, come ad esempio l’opera “Menhir”, rivelano la profonda ricerca di un colloquio con il Divino.
I materiali impiegati da Tiziano come argilla, sabbia, minerali, conchiglie, paglia e cenere ricavata da diversi tipi di legna, apparentemente inerti e giunti ad uno stadio terminale, sprigionano enormi potenzialità che, durante il processo di cottura, ritornano alla vita richiamando la dimensione metamorfica della Natura per cui nulla si crea e tutto si trasforma.
L’artista, non sentendosi ancora arrivato ad un punto finale, prosegue la sua ricerca tornando proprio al suo punto di partenza ovvero, la foggiatura di utensili per la cerimonia del tè giapponese. Questa volta però, sente il bisogno di unire il concetto di scultura all’utensile di uso quotidiano.
Così, nel 2007 presentato da Kenshinan Okoshi, tiene una personale in Giappone presso Galleria “Yakimono Bizeny Aki Kenshinan, dedicata agli Yakischime Guinomi (bicchieri per il sakè), cotti ad alta temperatura 1400 °C. Sempre nel 2007 presso Galleria “Yakimono Bizeny Aki Kenshinan”, tiene un’altra personale dedicata alle Chawan (ciotole per la cerimonia del tè), cotte con la tecnica tradizionale Raku, caratterizzate da forme tradizionali ma con colorazioni che ricordano la pittura astratta.
Tiziano Capetta nasce a Lecco il 17 marzo 1975.
Frequenta un corso di ceramica base presso lo "Spazio Nibe" a Milano. Realizza oggetti utilizzando la tecnica Raku. Frequenta un workshop di tecniche alternative di foggiatura e cottura in forno a legna con il ceramista statunitense Jeff Shapiro. Progetta e costruisce un forno a fiamma rovesciata per alta temperatura alimentato a gas, 1280 °C. Tiene un workshop di tecniche di foggiatura e cottura Raku. Costruisce un forno alimentato a legna a fiamma rovesciata per alta temperatura, 1300-1400 °C. Presentato da Mr. Kenshinan Okoshi, tiene una personale in Giappone dedicata ai Guinomi (bicchieri per il sakè), presso Galleria "Yakimono Bizeny Aki Kenshinan". Tiene una personale in Giappone dedicata alle Chawan (ciotole per la cerimonia del tè), presso Galleria "Yakimono Bizeny Aki Kenshinan".