Giulio Catelli Alessandro Finocchiaro
Galleria Flaviostocco borgo Pieve 21, 31033 Castelfranco Veneto
dal al 24/04/2015
Castelfranco Veneto (TV)
L’opera dei due artisti si declina così in modo simile, attraverso una pittura leggera ma percorsa da sottili increspature, da addensamenti impalpabili e dall’energia di una materia filtrata da uno sguardo luminoso dove il colore è agitato da un fremito essenziale, dal fermento profondo della vita. La natura, gli alberi, le architetture, le colline e gli ombrelloni, gli interni e i paesaggi sono dunque interpretati da Finocchiaro e Catelli attraverso il doppio filtro della percezione e della memoria, in una rielaborazione del pensiero in cui la pittura è medium di una sintesi formale e mentale attraversata da un comune senso lirico che abbraccia la realtà per scoprirne la poesia nascosta.
Giulio Catelli dipinge così con uno stile compendiario, rapido e solido, con una pennellata che estrae il succo delle cose e gusta i sapori differenti del colore attraverso un sistema articolato fatto di macchie e di tracciati del pennello, di meditate variazioni cromatiche dove le ocre e i grigi dialogano con la presenza complessa dei verdi e con i lampi di un azzurro che brucia nel cielo come un lampo improvviso di luce nella caligine estiva.
Alessandro Finocchiaro raffigura invece un mondo distillato dal filtro del tempo e della memoria, fa riemergere cose e reminiscenze dalla fonte della dimenticanza, fa brillare la malinconia delle vegetazioni e i piani geometrici nella dialettica soffusa tra le ombre delle ore trascorse e gli splendori del sogno reso cosciente, attraverso una pittura tesa come una vela gonfiata dal vento e prosciugata da un sole offuscato dalla nebbia del ricordo.