SEED CODE

EXPO 2015 Milano Giuliano Ravazzini  dal 01/05/2015 al 31/10/2015

EXPO 2015 Milano Collina Mediterranea Milano (MI)


SEED CODE 01/05/2015-31/10/2015
Collina Mediterranea EXPO 2015 Milano Italy
Open 10,00-23,00 all day

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Codice seme è la grande semina che il performer Giuliano Ravazzini (Sassuolo 1960) compirà negli spazi allestiti all’interno di EXPO 2015. Semine dunque perpetrate negli SEED CODE
anni, con insistenza, azioni e gesti per questo artista importanti e di grande significato simbolico. Dal lancio delle Seed Bomb, già avvenute nel suolo lombardo a Migrazioni di Microazioni, Orto Botanico Via Brera 28 Milano dal 17/11/2008 al 12/12/2008, S E E D I N V A S I O N 45°49’0”N-8°50’0”E Palazzo Estense Varese dal 22/02/2009 al 22/06/2009, Put one Seed Giardino dell’Esedra Palazzo Te Mantova dal 04/04/2009 al 26/04/2009, e decine di altre azioni nei luoghi più disparati del pianeta.
L’azione del seminare esce così dai confini dell’orto, si fa gesto creativo, raccontato e condiviso.
è questa l’opportunità che l’artista offre ai visitatori di EXPO 2015, distribuendo loro semi Miscuglio di Cicorie che germoglieranno nei terreni presenti nel sito.
Una azione esperienza che Giuliano Ravazzini sperimenta per la prima volta al Mart di Rovereto il 15-12-2006 coinvolgendo alcuni curatori. I semi di cicoria abbondantemente sparsi nei giardini del museo senza la presenza dell’artista segnano lo start di questa operazione performativa. Successivamente a quella data inizia una ininterrotta serie di “azioni” sparse per tutto il pianeta che ancora oggi si attivano seguendo una traccia suggerita dall’artista.

Migrazioni di Microazioni è un’operazione artistica che riflette la società contemporanea codificandone anticipatamente in gesti minimi le grandi tendenze che la caratterizzano.
Gente in continuo movimento, attivismo frenetico, quasi compulsivo che talvolta arriva a togliere il respiro, giacché oltre al binomio avere ed essere, come ulteriore elemento di identificazione per l’uomo si è aggiunto anche il fare.
Si è ciò che si fa.
Ma in una visione circolare dell’esistenza, c’è il punto di svolta, il punto da cui si riparte, gravidi o alleggeriti del precedente vissuto.
E’ il seme da cui tutto nasce e si sviluppa.
Un seme è un’unità minima che racchiude tutta la potenzialità dell’essere.
Un seme è sufficiente per esistere.
I semi migrano alla ricerca di nuovi territori, ma non più per sete di conquista bensì per condivisione di un suolo collettivo dove tutti vorrebbero essere rappresentati.
I semi di varie specie vegetali che solitamente rigogliose crescono negli orti, possono giungere in ogni angolo della terra, viaggiando con i mezzi con cui tutti si spostano.
L’azione raggiunge l’apice nel momento in cui i semi vengono messi a dimora.
Poi si attende che il tempo dia i suoi frutti.

Rossana Merli



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