CARLO GRECHI, “L’ISOLA DELLE FEMMINE”
Mostra Personale di Carlo Grechi
dal 05/12/2015 al 10/12/2015
Palazzo Ruspoli, Cerveteri Piazza Santa Maria Cerveteri (RM)
COMUNE DI CERVETERI Assessorato allo Sviluppo Sostenibile del Territorio
CARLO GRECHI, “L’ISOLA DELLE FEMMINE”
A cura di Romina Guidelli
Sale Ruspoli
Palazzo Ruspoli, Piazza Santa Maria, Cerveteri (RM)
Dal 5 al 10 dicembre 2015
Vernissage sabato 5 dicembre ore 18.00
Giorni e orari di visita alla mostra: 6/10 dicembre, dalle ore 17.30 alle 19.30. Ingresso gratuito.
In occasione dell'apertura della mostra sarà presentato il nuovo catalogo delle opere dell’artista.
Una selezione delle opere di Carlo Grechi sarà successivamente esposta presso: Spazio Cima, Via Ombrone 9, Roma. Dal 19 al 26 gennaio 2016, vernissage martedì 19 gennaio ore 18.30. Ingresso gratuito.
Progetto a cura di: Cooperativa ARTEMIDE GUIDE
Sponsor tecnico: Strada del Vino - Terre Etrusco Romane
Info mostre: https://www.carlogrechi.com
rominaguidelli@hotmail.it - mob. +39 349 5202413
Sabato 5 dicembre 2015 sarà aperta al pubblico la mostra L’Isola delle Femmine di Carlo Grechi. L’esposizione, allestita presso le prestigiose sale di Palazzo Ruspoli sito in Piazza Santa Maria a Cerveteri, presenterà al pubblico una numerosa selezione delle opere dell’artista divise tra disegni e dipinti, anche di grandi dimensioni, datati dal 1982 al 2015. L’Isola delle Femmine offre un’importante panoramica sul lavoro del maestro Grechi, un excursus guidato da un allestimento che avvicina il pubblico al pensiero lirico e alla poetica del segno di un artista in continua ricerca, ispirato dall’immagine della donna come simbolo di un delicato ma potente universo in “rivoluzione permanente” ma “fedele alla sua linea”, perfetta ispirazione per il di-segno di Grechi.
“E’ il mistero dell’immortalità dell’opera che alle donne di Grechi sembra non bastare. Bellissime, eteree, divine e sospese. Autentiche e carnali, pronte a barattare giovane bellezza per un respiro o un passo fuori dalla carta o dalla tela … Nell’opera del maestro vive la traccia di una storia di umana natura: femmina. L’evocazione dello spirito donna è affidata al gesto da cui Grechi genera il segno. L’ombra e la luce si perdono nell’acqua che diluisce uno sguardo nato dalla china, quando incontra il mare … La postura è esatta ma mai immobile, mai “troppo bella” quell’anatomia normale dipinta da Grechi; armonia purissima della forma libera bloccata all’apice di un gesto in divenire … Davanti al desiderio di ritrarre l’immagine di un universo impalpabile e complesso, la carta pesa e il tratto s’inspessisce nella ripetizione: sicuro, sovrapposto, trascinato nell’acqua per descrivere lo scintillio di un umore affinché l’opera regali l’impressione dell’espressione. Leggerissima la carta che sostiene le femmine di Grechi, come il pensiero che le accompagna con continua ricerca. Leggero come il respiro che, se ti avvicini all’opera, puoi sentire: vento o brezza leggera, a seconda dell’umore. A seconda del mare visto da un’isola”. R.G.