I colori della musica - mostra di Migdal
mostra personale con 20 dipinti di Migdal
dal 08/06/2016 al 22/06/2016
Galleria Spazioporpora via Porpora 16 Milano (MI)
Valentina/Migdal ha scelto la Galleria Spazioporpora per la sua prima mostra personale, composta da 20 dipinti di medie e grandi dimensioni, realizzati negli ultimi anni.
Valentina nasce negli anni Settanta in una famiglia agiata della Milano bene, cresce circondata dall'amore dei genitori e della sorella. Agli studi alterna i viaggi, i soggiorni all'estero, le esperienze di volontariato e coltiva amicizie e passioni, soprattutto quella per la musica, trasmessale dal padre. Dirige per otto anni uno studio di registrazione, collaborando con artisti riconosciuti a livello internazionale.
Ma la vita perfetta non esiste e Valentina se ne renderà conto improvvisamente a 33 anni. La brusca fine del suo matrimonio e la lunga malattia della madre (durata 7 anni) la porteranno ad attraversare un lungo cammino di dolore, alla ricerca – prima di tutto – di se stessa e poi di una spiritualità e profondità mai sperimentate prima.
È così che Migdal (da “Maddalena”) vede la luce: è la sua essenza creativa, libera di esprimersi e di giocare attraverso l'arte. Nel 2004 prendono vita le prime creazioni: sculture-gioiello che raffigurano volti coloratissimi di ispirazione tribale. Questi medaglioni sono presenti nell'esposizione. L'evoluzione di Migdal prosegue, staccandosi passo dopo passo dal figurativo per approdare all'astrattismo e alla pittura su tela.
Dalle mini-sculture tridimensionali e lavorate a rilievi, l'autrice si orienta sempre più su materiali leggeri e impalpabili: i colori ad acqua; sviluppa una modo di dipingere tratteggiato, sottile, fluido.
Osservando le sue tele si ha la sensazione di assistere a un movimento, a un cambiamento di stato: particelle viaggiano su uno sfondo uniforme, campiture di colore si sviluppano formando un cuore, linee delicatissime si rincorrono in un mandala concentrico, attraverso un doppio movimento a spirale.
Di sé afferma: “Dipingo per non parlare troppo”. I suoi quadri dicono tutto. Anzi meglio: suonano.
Testo di Anna Mola