Black Holes di Vito Bongiorno
Arte Contemporanea
dal 02/07/2016 al 31/07/2016
Minigallery_Assisi Arte contemporanea Portica, 26 Assisi (PG)
Come Roma anche ad Assisi i buchi neri per non farsi ingoiare dall’esistente
Spazio espositivo: MINIGALLERY_ASSISI
Via Portica nr.26, 06081 Assisi (PG)
Tel. 3332946260, stefano.frascarelli@gmail.com
www.minigallery.it
Titolo evento: VITO BONGIORNO – BLACK HOLES
Data vernissage: sabato 2 luglio 2016
Data di chiusura: domenica 31 luglio 2016
Orari di apertura: 10.30/13.30 – 15.00/19.30, chiuso il mercoledì
Biglietto: ingresso gratuito per tutti
Orario vernissage: 18.00
Patrocini: Città di Assisi
Testo di: Silva Moscatello
Artista: Vito Bongiorno
PRESENTAZIONE:
Presa di coscienza e conseguente denuncia dell’attuale stato di fragilità in cui si trova il nostro paese sono alla base delle profonde e significative opere che l’artista Vito Bongiorno (Alcamo 1963) sperimenta nell’ultimo decennio. Mediante l’uso di un elemento primordiale, oscuro ed inaridito come il carbone, egli riesce ad esprimere quell’inquinamento morale e sociale in cui sta precipitando il globo intero. Dopo la provocazione dell’opera “L’Italia brucia”, nella quale l’artista presenta una grande e fragile Italia di carbone a descrivere un paese oramai lacerato dalla crisi non solo economica ma soprattutto politico, culturale e sociale, Vito Bongiorno va oltre, superando i confini sensoriali dell’essere umano e preannunciando conseguenze quanto mai oscure. “Black holes”, la sua personale alla Minigallery di Assisi, è un avvertimento, una constatazione, è un’esortazione a non lasciarci inghiottire da quei buchi neri che la società contemporanea sta edificando giorno dopo giorno con la sua ragnatela di corruzione e mala azione. Presagi e segnali di tanta contaminazione sono ovunque e in ogni dove, si mostrano agli occhi dello spettatore in infinite ed oscure traiettorie cosparse da scorie di carbone. Immediata è la necessità di un ritorno alla purezza primordiale, bruciando la realtà che assedia la vita umana per non essere inghiottiti dal vuoto di una sterile esistenza.
Silva Moscatello