L'UOMO E MADAME NATURE

L'artista Anna Maria Guarnieri dedica al rapporto dell'uomo con la natura la 15° mostra personale presso il grande centro toscano.  dal 31/07/2016 al 14/08/2016

Corte dell'Oste - Centro Commerciale I GIGLI Via San Quirico, 165 Campi Bisenzio (FI)


L'UOMO E MADAME NATURE Di anno in anno, tramite le sue opere, sempre ricche di storia e di ingranaggi, Anna Maria Guarnieri ha scandito il divenire delle epoche e il trasformarsi delle civiltà del globo, ma con questa personale, l'artista vuole porre l'accento sul rapporto nei secoli tra l'uomo e la signora madre natura.

L'uomo ha da sempre celebrato e in qualche modo considerato la Natura, un essere superiore o un meccanismo che regola l'evolversi del mondo. Gli indiani d'America si rivolgevano allo spirito del sole, del vento, della notte ed a ogni spirito della natura. La terra che nutriva e sosteneva la vita aveva uno spirito particolare e doveva essere riverita e rispettata adeguatamente, perché ogni forma di vita interagiva e dipendeva dalle altre. Ogni individuo era dunque chiamato a "camminare nel sentiero sacro", ovvero a vivere in equilibrio e armonia con l'universo.

In Italia, nel XIII secolo, nel cantico di Frate Sole, San Francesco d'Assisi lodava il creato tramite tutte le creature che simboleggiavano la grandezza e lo splendore della natura incontaminata dalla mano dell’uomo, descritta come frutto dell’onnipotenza di Dio e quindi celebrativa della creazione.

Nel I secolo a.C Tito Lucrezio Caro nel “De rerum natura” vedeva l’uomo come un’essenza che ha origine dalla natura, mentre quest’ultima è un sistema complesso che lo supera e ne stabilisce i limiti: “Da principio la terra produsse la famiglia delle erbe, e il verde splendore intorno ai colli ... in seguito creò le stirpi mortali, che nacquero in gran numero. Perciò, ancora, la terra a ragione ha ricevuto e conserva il nome di madre, poiché da essa si creò il genere umano...”.

In questo trattato, Lucrezio, ci ricorda il ruolo fondamentale che la natura ha avuto nella creazione di tutte le creature, compresi gli uomini, e soprattutto le riconosce il merito di progenitrice.
Oggi, nel nostro mondo e nel nostro tempo, spesso ci ricordiamo della Natura solo quando questa è stata maltrattata e depredata, o quando evidenti danni minacciano il nostro quieto vivere. Ma con la mostra “L'uomo e Madame Nature”, Anna Maria Guarnieri vuole ricordare che a ogni uomo conviene essere parte integrante della natura, postulato che la natura è un qualcosa di assai superiore al genere umano.

Secondo l'artista l'uomo dovrebbe trattare la natura con le gentili maniere dovute a una signora di alta classe e amarla e adorarla indefinitivamente. Se infatti consideriamo il pianeta Terra non solo oggi, ma anche nei milioni di anni della sua vita, durante i quali ha visto alzarsi e spianarsi le montagne, muoversi i continenti, prosciugarsi i mari, formarsi i deserti, avvicendarsi periodi caldi e glaciali, comparire nuove specie animali e vegetali, e estinguersi le forme di vita che non hanno saputo adattarsi al nuovo ambiente. Se infatti consideriamo tutto questo, possiamo ben credere che anche le “ferite” più profonde inferte alla natura, non sono irreparabili, dato che col tempo (magari tra milioni di anni), sicuramente finiranno per rimarginarsi e comunque si imporranno situazioni nuove. In fondo la terra e l'universo esistevano già miliardi di anni prima che comparisse la vita, e l'uomo non è che una meravigliosa parentesi in un tempo infinito, dunque per la natura l'uomo non è affatto necessario, ma è l'uomo che ha bisogno di Madame Nature.


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