Gioco d'identità
Maravee Ludo preview recap
dal 06/10/2016 al 06/10/2016
Chiesa Convento San Francesco piazza Motta 2 Pordenone (PN)
Dopo la preview estiva svoltasi nel Salone delle feste del Kursaal Club di Lignano Pineta, Maravee Ludo porta nel centro storico di Pordenone immagini, suoni e azioni che nella città balneare hanno messo in scena uno spettacolo a più voci annunciando il concept dell’intero Festival. Votato all’interazione ludica e alla diretta partecipazione dello spettatore, catapultato sul palco dell’arte, ha visto sulla scena lignanese l’artista Lorena Matic alle prese con lo shooting fotografico aperto al pubblico, il giovanissimo gruppo dei CrookSet in concerto, il Mago Argento in un intrattenimento ludico rivolto ai bambini e, nella seconda parte della serata, lo spettacolo di danza/cabaret della Compagnia Arearea.
Così si è aperto il Festival ideato e diretto da Sabrina Zannier, gestito dall’Associazione culturale Maravee con il sostegno della Regione, del main sponsor Gervasoni, dei Comuni di Gemona del Friuli e Lignano Sabbiadoro, che quest’anno espande i propri confini geografici e temporali approdando in ben undici location e otto mesi di programmazione.
Nell’incontro pordenonese verrà proiettato il video prodotto da Maravee, che in modo succinto e incalzante ripropone l’intero evento di preview e brevi interviste agli artisti. Tutti posti sullo stesso palco, a ridosso del tema dedicato al gioco, inteso come metafora della vita tesa fra regole e libera espressione, declinato da ognuno nella singolarità della propria poetica.
Seguirà l’incontro con l’artista Lorena Matic, che nel corso dello slideshow presenterà la serie fotografica intitolata Il Castello sulla sabbia. Realizzata durante lo shooting tenutosi a Lignano, che ha visto prendere postazione sul set fotografico molte persone presenti all’evento, quest’opera ammicca simbolicamente al gioco d’infanzia, al castello costruito al mare, simbolo di un mondo fittizio ma capace di raccogliere i sogni di ognuno. Al ritratto di ogni persona è affiancato un tassello colorato, che riporta il nome e il Paese di provenienza dell’effigiato, nonché il suo gioco prediletto nell’infanzia. Una sorta di carta d’identità di memoria ludica, che si dipana come un filo rosso nella serie fotografica, svelando assonanze e differenze socio-culturali. Si tratta di un progetto che incide direttamente sulla vita sociale collettivamente condivisa. Anche grazie alla partnership stretta con la Croce Rossa Italiana – Comitato di Udine, che ha visto la collaborazione delle sedi di Palmanova e Bicinicco per la partecipazione di un gruppo di ragazzi immigrati, provenienti da Afganistan e Pakistan. Sono i loro volti a comparire nella serie fotografica, insieme a quelli di villeggianti e autoctoni italiani. Tutti uniti dal sogno d’infanzia, dal “castello sulla sabbia”, che riportandoli alla memoria del gioco, ci invitano a giocare ancora, per continuare a tessere la sottile ma profonda trama delle relazioni sociali.