Alla luce di Roma.
I disegni scenografici di scultori fiamminghi e il barocco romano
dal 08/12/2016 al 26/02/2017
Istituto centrale per la grafica Via della Stamperia 6 00187 Roma (RM)
I Paesi Bassi meridionali, vale a dire l’attuale Belgio, sono stati un terreno fertile dell’arte barocca, di cui Rubens è figura emblematica. Punta di diamante ideologica sia della riconquista politica da parte degli Asburgo di Spagna sia di quella spirituale della Chiesa cattolica nel nord Europa, sorprende notare come il barocco sia riuscito a mettere radici attraverso la mobilitazione di tutti i talenti, compresi quelli degli scultori fiamminghi. In meno di una generazione, all’uscita dalle guerre di religione, i Paesi Bassi cattolici vedono il rifiorire di una produzione artistica di eccezionale vitalità segnata dall'adozione di nuove forme del barocco romano e dalla capacità di tradurle seguendo i propri schemi mentali e spaziali: produzione il cui impulso basterà a garantire lo sviluppo del barocco per oltre 150 anni. È principalmente negli edifici religiosi che si rivela - in modo più eclatante - il genio inventivo degli scultori fiamminghi per lo stile barocco. Altari, confessionali, pulpiti, rivestimenti delle pareti di una grandiosa sontuosità hanno partecipato alla teatralizzazione del sacro, voluta dalla Controriforma.
La mostra, attraverso opere e documenti provenienti dall’Italia e dal Belgio, offre quindi una panoramica rappresentativa di quasi due secoli di arte grafica fiamminga influenzata dal barocco romano.