Sentimento Sud
parte 1 di ∞
dal 27/01/2018 al 31/01/2018
Art G.a.p. Via di San Francesco a Ripa 105/a Roma (RM)
Evento Sentimento Sud
Mostra d’arte
A cura di Fabiola Cangiano
Luogo e periodo: 27/ 31 Gennaio 2018
Art G.a.p.
Via di San Francesco a Ripa 105/a, 00153 Roma
Apertura 15.30/ 19.30
Ingresso gratuito
Vernissage Sabato 27 gennaio 2018 – h 18,30
Artisti partecipanti
Antonella Cerreto, Giovanna Vanessa Cipolla, Giuseppe Gargiulo, Fidalma Malferà,
Davide Pezzillo, Carmine Pistone, Chiara Vinci
Il Sud è tutto quello che desideri in una notte buia, quando ti manca l’aria e vorresti solo riprendere a respirare.
Il Sud è quando stai male e un soffio di vento può riportarti fuori, al di sopra, aldilà di tutte le sofferenze.
Il Sud è un vento caldo, un abbraccio di sole e una lacrima di mare, che può ricongiungerti con la vita, con la morte, con l’essenza stessa della tua anima e del tuo sentire.
È un cuore strappato dal petto quando te ne vai, ma una presenza fissa nella tue viscere, nella pancia, nello stomaco, nella testa, dal primo centimetro di capelli, fino alla pianta dei piedi. Che ti pervade, ti permea di sé, ti riempie e ti completa.
Ma attento, il sud può distruggerti, ti ama e ti fa male. Come tutti i grandi amori, in realtà. Distrutti dalla loro stessa grandezza. Eppure, nonostante il tempo, le distanze, le difficoltà, le sofferenze, spesso, l’amore per il sud, per la terra, è l’unico amore che ti accompagna per tutti i tuoi giorni. Spesso anche contro la tua volontà!
Bello, terribile, irrinunciabile e fiero, lo ritrovi, e ti ritrovi. E vorresti provare a raccontarlo, vorresti provare a trasmettere a tutto il mondo quel sentimento, quella sensazione di bellezza irripetibile che ogni attimo al sud ti regala, perché, ne sei convinto, che, parafrasando, “il Sud salverà il mondo”.
Per comprenderlo a pieno, il Sud, devi essere aperto, vergine, avere la mente sgombra, da qualsiasi resistenza, devi essere un foglio bianco, candido come la pietra leccese, e lasciare che la terra ti parli e ti scriva, si spieghi e si mostri a te. Come una bella donna, schiva e lasciva, che si svela con calma, ma quando lo fa, non lascia spazio a null’altro.
Bozzini scrive che chiunque provi un’emozione davanti a un’opera d’arte, sa per certo che in quel momento stava pensando alla propria vita, a qualcosa di estremamente personale, che quell’oggetto davanti a sé ha risvegliato. Ed è esattamente questo che il sud fa. Ti svela parti di te, che avevi dimenticato, o forse nascosto, ma che sono lì e non le puoi ignorare, nel bene, e, a volte, nel male. Ti fa male e ti ama. Sempre.
Questa esposizione vuole inserirsi in quello che mi piace chiamare, un percorso di “scoperta sociale”, dove raccontare una storia diversa, ma che, in fondo, è sempre la stessa. Una storia di amore e tanta passione, di dolore, di negazione e accettazione, una storia che, tutto sommato, parla semplicemente di umanità, con tutti i suoi “se” e i suoi “ma”.
Spiegare quel senso di appartenenza e di identità, che ogni nativo meridionale si porta dietro, ovunque vada, anche contro la propria volontà, e spiegare, soprattutto, che non si tratta di una mera fascinazione romantica e nostalgica, ma di una realtà vera, tangibile, di un sentimento altro, che non ha un nome o, meglio, che ancora non ce l’ha, che tuttavia puoi respirare, quasi toccare, e che con queste opere si potrà sicuramente vedere!
7 artisti, tutti meridionali, che toccano 7 corde di un sentire più ampio, organizzati secondo un percorso emotivo, fasico e progressivo che conduce alla graduale, ma insovvertibile scoperta del “Sentimento Sud”.