tracce d'autore
I colori del jazz
dal 13/12/2008 al 30/01/2009
Zola Predosa (BO)
“Se chiedi cos’è il jazz non lo saprai mai”. Così replicava il grande Louis Armstrong ben consapevole
della impossibilità di poterlo confinare entro schemi precisi e definiti. Il jazz è colore; è musica del colore,
tinta dalle innumerevoli culture musicali che si sono fuse in una straordinaria sintesi espressiva. Il jazz,
come musica del colore, rimanda direttamente alle arti figurative e a quegli esponenti
dell’espressionismo astratto americano fino ad Haring e Basquiat che si ispirano ai grandi miti di questo
genere musicale. Negli scatti di Mauro Lambertini la fotografia incontra il jazz al di fuori del campo della
fredda documentazione. L’attrazione verso le sonorità hanno liberato il suo desiderio di riprodurre la
sensazione armonica attraverso l’obiettivo ed il colore. E’ stato affermato che “la fotografia riesce ad
essere sensibile al suono come alla luce e che le migliori fotografie sono cariche di una loro sonorità”.
Ciò trova conferma qui, quando Mauro seleziona, nel campo strettissimo delle inquadrature, gli istanti
irripetibili, i gesti, gli incontri magici tra le mani, le bocche e gli strumenti musicali, per cogliere il fluire della
creatività e dell’espressione interiore, al suo nascere. La fotografia come semplice registrazione di un
fatto, lascia il posto, in queste immagini, al bisogno di accentuare con la potenza ora squillante, ora
ovattata del colore, la sensazione acustica; ricerca che già aveva affascinato Kandinsky nel cercare un
connubio fra arte e musica.
Andrea Calanca