LE RAGAZZE DI MADAME ODETTE
la storia di dieci ballerine alla corte di Madame Odette, nella Parigi della Belle Epoque
dal 15/05/2021 al 27/05/2021
Galleria Wikiarte via San Felice 18 Bologna (BO)
L’artista piemontese Matteo Fieno esporrà presso la prestigiosa galleria bolognese Wikiarte, dieci dipinti con soggetto ballerine di danza classica, realizzate con tecnica mista tra il 2020 ed il 2021. La mostra si intitola Le ragazze di Madame Odette, e non si avvale solo del supporto artistico (grazie alle dieci tele), ma anche del supporto letterario offerto dal diario omonimo che accompagna la sua esposizione che, associando ad ogni disegno una storia, propone al pubblico non una semplice mostra, ma un vero e proprio dialogo tra arte e letteratura.
Le ballerine sono un soggetto particolarmente caro all’artista Fieno, che vede nelle danzatrici una delle massime espressioni della femminilità, simboleggiando da sempre grazia, eleganza, dedizione e spirito di sacrificio. Matteo Fieno, conosciuto nelle sue numerose esposizioni come “l’artista delle donne” , ha da sempre avuto come fulcro della sua arte il mondo femminile, raccontandone -anche attraverso il supporto letterario- passioni, sentimenti, bellezza, paure ed emozioni.
Le Ragazze di Madame Odette sono ballerine ispirate alla Parigi del primo ‘900, il periodo della Belle Epoque; come ogni protagonista di un quadro e di una storia dell’artista Matteo Fieno, tutte queste ragazze si trovano a confrontarsi con la società, con i tempi a loro contemporanei, ispirando riflessioni e sentimenti profondi. Tratto dalla prefazione del libro che accompagna la mostra di Bologna :
La Belle Epoque sembra troppo bella per essere vera e soprattutto per durare a lungo; il messaggio che arriva dai leader delle nazioni è che il mondo è diviso in fazioni e bisogna scegliere da che parte stare. Madame Odette è un’insegnante molto esigente, non ama l'errore e per lei fallire non è un'opzione, ma dietro questa maschera da generale c'è una donna fragile e sensibile che ha pianto tutte le sue lacrime
Le dieci tele che compongono la mostra presentano tratti comuni nel disegno -che anatomicamente denunciano un retaggio-omaggio alla plasticità di Picasso- ma le peculiarità caratteriali di ciascuna protagonista, mostrano una versatilità eclettica come poche altre esposizioni possono vantare, raccontando in un un’unica narrazione, la ballerina alla ricerca del suo personale riscatto, la danzatrice punk e la ragazza della porta accanto approdata a Parigi per inseguire la stella del suo personale successo.
Un’esposizione come poche altre nel panorama contemporaneo, assolutamente da non perdere. Visitabile nel cuore di Bologna, presso la galleria Wikiarte in via San Felice 18 (Galleria Falcone e Borsellino), dal 15 al 27 maggio.
Matteo Fieno nasce nel 1981 nel cuore delle Langhe. Lì tutt’ora vive insieme alla sua famiglia, a pochi passi dal Castello di Grinzane Cavour. La pace e la bellezza della sua terra, nonché la presenza della moglie e dell’amata figlia Adelaide hanno da sempre inciso sulla sua arte essenziale nei tratti, ma profonda e concettuale nel suo significato, incentrata sul mondo (e sulla celebrazione) femminile.
Fieno vanta il plauso del critico d’arte Vittorio Sgarbi ed ha partecipato a numerose mostre collettive e, dal 2019, personali; ha anche esposto a Milano, presso la rinomata galleria Milano Art Gallery. L’esposizione milanese ha visto il contributo del giornalista Luciano Simonelli che intervenendo al vernissage, ha paragonato Matteo all’artista Ottocentesco Degas, e Roberto Villa, amico di Pier Paolo Pasolini, che ha invece trovato un’assonanza tra il pittore Albese e Caravaggio, nella tecnica di ritrarre nella proprie opere personaggi tratti dalla quotidianità, in cui tutti si possono identificare.
Nel 2020 Matteo Fieno ha presentato alla stampa una mostra di 22 opere uniche elaborate durante il lockdown, intitolata Quel pazzo 2020 declinato al femminile.