I De Agostini e la Cartografia
Centoventi anni di cartografia in Italia
dal 27/02/2010 al 27/03/2010
Milano (MI)
Una mostra che ci riporta indietro nel tempo e che ci fa conoscere la storia di una famiglia italiana, particolarmente legata alla città di Milano. Sono passati oltre 120 anni da quando Giovanni De Agostini ha introdotto la moderna cartografia in Italia, permettendo così al lettore di veder rappresentato su carta tutta la natura e la morfologia del terreno e di immaginare il mondo che lo circondava.
Col passare degli anni e con l’avanzamento tecnologico viene meno il desiderio di conoscere e utilizzare la cartografia e di conseguenza il lettore non compie più quel viaggio immaginario che solo la consultazione e la lettura della carta geografica può suscitare. L’obiettivo della mostra è proprio quello di “tornare al punto di partenza”, riflettendo su come i nostri predecessori intendevano la cartografia e sul contributo che gli stessi hanno dato alla nostra cultura, ma allo stesso tempo di “guardare avanti”, unendo le conoscenze del passato e le meraviglie della nuova tecnologia.
De Agostini: la storia di una Famiglia
Giovanni De Agostini (23 agosto 1863 – 21 novembre 1941) fu uno dei primi ad introdurre in Italia la tecnica cartografica e fu proprio lui a firmare importanti opere geografico-scientifiche a partire dal 1893, rendendo così famoso il suo cognome. Giovanni fu maestro nelle incisioni cartografiche su pietra e rame, riuscendo a far confluire nelle sue opere la sua grande capacità di sintesi tra cartografia, geografia e specializzazione. Il fratello Alberto Maria De Agostini (2 novembre 1883 – 25 dicembre 1960) lo affiancò in questo importante percorso, svolgendo notevoli lavori di ricerca nel campo cartografico e geografico con la produzione di svariate opere in diverse lingue sulla parte meridionale del Cile e dell’Argentina (Patagonia). Nel 1927 entra nell’azienda paterna Federico De Agostini (25 agosto 1905 – 26 marzo 1960), dando un ulteriore impulso alla produzione cartografica, introducendo nuove tecniche di lavorazione: dalla pietra litografica alla plastica e dall’incisione all’inchiostro. Federico si ricorda anche per aver guidato la spedizione in Venezuela divenuta famosa con la scoperta della più alta cascata del mondo, il salto Angel. Nel 1963 il nipote Giovanni Gabriele De Agostini (3 agosto 1945 -) decide di seguire le orme del padre e con il suo contributo è continuato il processo di semplificazione della produzione cartografica, utilizzando l’incisione su plastica presensibilizzata e meccanizzando l’esecuzione delle campiture dei colori con maschere foto incise. La città di Milano ha premiato il lavoro della famiglia De Agostini, conferendogli importanti riconoscimenti. A Giovanni è stata dedicata una piazza della città; nel 1954 l’arcivescovo Montini consegna ad Alberto Maria la Madonnina del Duomo affinché venga posata sulla cima del monte Sarmiento (Patagonia); Federico, nel 1959, è cittadino benemerito della città di Milano.
Il percorso espositivo
L’esposizione comprende cinque parti tematiche:
- La prima parte mostra esempi della cartografia di Tolomeo, di cartografia araba (Al Idrisi, ecc.), di cartografia tardo medioevale, del XV°- XVI° e XVII° secolo. Il visitatore viene catturato dalla visione di antiche carte geografiche e da un atlante del XVI° secolo (Ruscelli edito a Venezia). Si può osservare come, pur mancando validi strumenti di misurazione, il cartografo riusciva già a dare una valida forma alle Terre cartografate. Possiamo trovare anche un’incisione su rame con la cerchia delle mura spagnole a Milano.
- Nella seconda parte il visitatore incontra la produzione di Giovanni De Agostini con: L’Atlante Limnologico dei laghi Italiani (in esposizione il Lago Maggiore, Varese, Como, Iseo, Idro e Garda. Inoltre sono visibili la carta d’Italia scala 1: 250.000 con tavole di Milano e della Lombardia e carte geopittoriche delle Regioni Italiane: in evidenza Milano e Laghi e Lombardia. Tutto è corredato in bacheca con esempi di pietre litografiche e strumenti di lavoro ad incisione ed attrezzature per il disegno.
- La terza parte è incentrata sulla produzione fotografica di Padre Alberto Maria De Agostini con foto delle Prealpi lombarde del 1910 e la Madonnina portata in vetta al Monte Sarmiento in Terra del Fuoco. Inoltre sono esposti poster dei film montati a Milano al ritorno dalle sue esplorazioni in Patagonia.
- La quarta parte rappresenta il lavoro eseguito a Milano da Federico De Agostini nel settore enciclopedico, librario e cartografico (Enciclopedia Imago Mundi, Pinocchio, carta della Lombardia al 200.000, ecc.). In una bacheca sono esposti gli strumenti di lavoro usati negli anni ’50.
- La quinta parte è dedicata alla cartografia del futuro con gps, lavorazione cartografica al PC, esemplificazione del sistema operativo e cartografia digitale. Saranno esposte Carte catastali di Milano, realizzate con programmi attualmente in uso e verranno proiettate immagini di Milano vista dal satellite.