Angeli e Demoni
Arte contemporanea in mostra
dal 20/02/2010 al 14/03/2010
Grugliasco, parco Le Serre (TO)
Mostre Personali
Christian Costa Roberto Cutuli Ugo La Pietra Menegatti & Manfredi
Walter Dang Ambrogio Pozzi Francesca Ripamonti
Fratelli Scuotto AlessandraTinozzi Elio Torrieri Anna Torriero
Nino Ventura Stefano Veronesi Elena Verri Caterina Zacchetti
Carlo Zoli
Mostra Collettiva Giulia Alberti, Dorina Alexandrescu, Jonel Alexandrescu,
Franca Baralis, Silvia Beccaria, Sohelia Dilfanian, Giuseppe Grosso, Manuela Incorvaia,
Lia Larizza, Marina Monzeglio, Gianna Picca Garino, Vera Quaranta, Daniela Savio, Renza Laura Sciutto, Maria Grazia Staffieri, Mara Tonso.
Angeli e Demoni" nell'immaginario artistico contemporaneo, dal territorio incandescente del mito alle piu' segrete stanze dell'inconscio è uno spunto di riflessione sul fascino degli estremi, sulla loro inconciliabilità e sul loro incontro, sulle molteplici sfaccettature della loro iconografia, più profondamente del loro significato che spazia dal sociale all'inconscio, dal vissuto personale alla dimensione ideale. Angeli e Demoni - metterà a confronto trentadue artisti, 150 opere, suddivise nelle sezioni: pittura, scultura, fotografia, installazioni, video arte e performance in un percorso all'interno della Galleria La Nave. L'evento prevede, al suo interno, diverse mostre personali. Diversi sguardi antitetici e allo stesso tempo complementari sul mondo dell'ignoto, dell'immaginario e del fantastico. La mostra si propone di esplorare le due dimensioni parallele dell'angelico e del demoniaco, viste come duplice volto di una sola realtà metafisica. Angeli e Demoni popolano l'immaginario collettivo fin dalla notte dei tempi e ancora oggi si annidano nel cuore e nell'immaginazione dell'uomo, specchio e metafora della nostra civiltà. Questo tema, con cui si sono misurati artisti di tutti i tempi, dal Beato Angelico ai Simbolisti, da Bosch ai Preraffaelliti, da Giotto e Signorelli, da Goya e Picasso, e' indagato nella mostra attraverso le opere di diversi artisti di grande originalità nel panorama dell'arte contemporanea. In un allestimento scenografico particolarmente curato, lo spazio della Galleria La Nave diventa un -limbo- sospeso tra cielo e terra, tra Paradiso e Inferno, nel quale appaiono come fantasmi le misteriose creature di luce e di tenebre degli artisti, figure che non provengono ne' dai testi sacri ne' dalla tradizione popolare ma piuttosto dal territorio ancestrale del mito. Fortunatamente gli artisti ci ricordano, in maniera diversa, che angeli e diavoli esistono, che hanno sempre uno spazio importante nella nostra esperienza, ma anche nella nostra vita quotidiana. Gli angeli ieratici e i diavoli inquieti, danzanti e un po' ebbri in fondo ci rassicurano, ci invitano a dialogare con le loro categorie filosofiche, ci assicurano che l'antichità della loro esistenza non e' stata mai spezzata dalla nostra civiltà materialistica o semplicemente tecnologica. Nella mostra si svela la doppia personalità – angelica - e diabolica di ciascuno di noi.
Ci sono angeli come Umabel simbolo dell’amicizia, Jeliel significato amore. E poi ci sono i diavoli come Jorder significato tentazione della gola, Ramiras simbolo del desiderio di potere. Secondo la religione cristiana, gli angeli sono creature di Dio spirituali, incorporee e, tra gli esseri visibili, sono quelli con il più alto grado di perfezione.
Agli angeli si contrappongo i diavoli, creature malefiche e tentatrici. Si narra che l’arcangelo Michele, capo delle schiere celesti, scaraventò negli inferi l’angelo ribelle Lucifero e da qui ebbe inizio la lotta tra il bene e il male. Da una parte, dunque, gli Angeli, esseri plasmati, sculture realizzate con materiali eterogenei: una schiera di angeli che, fatti di frammenti di emozioni e di ricordi, piu' che al cielo appartengono alla terra; corpi poeticamente acefali avvolti da veli; angeli-bimbi smarriti nell'Eden della psiche e della coscienza; creature in bilico tra vita e morte, memoria e oblio. Dall'altra parte, la cavalcata dei Demoni ghignanti e sfacciati, che esibiscono la loro nudità scheletrica e deforme, rincorrendosi in una danza dionisiaca e grottesca. Come dipinti alle pareti di una caverna preistorica, gli spettri luciferini sono anch'essi molto terreni, moderni interpreti del dramma dell'angoscia dell'uomo e incubi notturni di tragedie non facili da dimenticare.