Italo Turri nella Pittura d'oggi
Monzon
dal 03/07/2010 al 31/07/2010
Fiuggi (FR)
ITALO TURRI MONZON
(di Carla Ferraris)
L’arte di Italo Turri-Monzon è pittura dialetticamente e segnicamente sintetica, primordiale, diacronica, concettuale…è pittura che si discosta totalmente dalla mimesis artistica tradizionale, ma è anzi essenzialmente deformante nella bidimensionalità delle composizioni e nell’impasto dei toni matericamente plasmati sul cartone. La semiotica del suo gesto pittorico è racchiusa in quelle forme approssimate nella mancanza di proporzione, in quella sovversione spaziale che è caratteristica di quest’arte simbolica più che povera. Monzon è accostabile ai grandi delle avanguardie novecentesche: egli è infatti surreale, metafisico, naif, dadaista, espressionista, cubista…La sua arte richiama i primi esperimenti plurimaterici picassiani nel riutilizzo di materiali tridimensionali derivanti dal quotidiano (cartoni, stracci), richiama gli esperimenti di Burri, l’espressionismo munchiano e la visione di Grosz, oltre che le raffigurazioni “capricciose” di Goya e quelle “allucinate” di Bosch. Ne “Le aristocratiche” appaiono evidenti tali richiami: figure umanizzate in riquadri geometrici che ne limitano lo spazio d’azione, inespressive, “chiuse” in sé stesse da neri bottoni verticalmente cuciti sui corpi conici (privi di arti), incapaci dunque di interagire e comunicare; figure allegoriche di una società altezzosa e stucchevole, da cui Turri si è allontanato auto-emarginandosi ai confini della propria realtà e sensibilità individuali. Le opere di questo artista non sono mai datate e diventano quindi il sunto, il resoconto di un vissuto artistico che ad oggi appare metastorico ed è quanto mai attuale e contemporaneo.