Scandagli e Nuove Emersioni
personale di pittura di Massimiliana Sonego
dal 05/06/2025 al 31/07/2025
Spazio Thetis Castello 2737 f, Bacini , Arsenale nuovissimo Venezia (VE)

Dal 5 giugno al 31 luglio 2025, Spazio Thetis, all’interno dell’antico Arsenale di Venezia, ospita Scandagli e Nuove Emersioni, la nuova mostra personale dell’artista veneta Massimiliana Sonego. Un progetto espositivo che raccoglie le sue opere più recenti e si configura come un’immersione profonda nel suo universo pittorico, tra introspezione, tensione visiva e una costante ricerca sul linguaggio della memoria.
Il titolo della mostra – Scandagli e Nuove Emersioni – evoca l’immagine di un’esplorazione in acque profonde, un viaggio nel subconscio e nella materia pittorica che si traduce in visioni poetiche, mai scontate. La metafora acquatica suggerisce l’idea di una discesa nell’intimità del pensiero, seguita da momenti di risalita in cui affiorano nuove forme, immagini, emozioni.
Accolto con entusiasmo da Spazio Thetis, il progetto di Sonego si inserisce nella missione dello spazio espositivo: promuovere voci artistiche libere, autentiche, capaci di interrogare il presente attraverso la molteplicità dei linguaggi espressivi. E la poetica di Sonego, definita da molti come rara nel panorama del contemporaneo, si distingue proprio per la sua libertà assoluta nell’uso del colore, per la sensibilità del segno e per l’intensità delle immagini.
La pittura dell’artista nasce dalla relazione profonda tra oggetto e immaginario. Sedie, vasi, frammenti d’arredo e oggetti comuni perdono ogni funzione pratica per trasformarsi in “figure-soglia”: simboli sospesi tra memoria individuale e collettiva, strumenti per riflettere sul tempo e sulla percezione. Attraverso sintesi geometriche, linee nette e colori vibranti, questi elementi si stratificano sulla tela generando narrazioni visive ricche di risonanze interiori.
Parallelamente alla pittura, Sonego pratica anche la grafica d’arte, in particolare la calcografia (acquaforte e acquatinta), rafforzando così la complessità del suo linguaggio visivo. “L’oggetto, che ai miei occhi assume sempre più il valore di simbolo comunicativo – racconta l’artista – mi permette, come in uno specchio, di vedere l’invisibile e dare forma ai miei pensieri.”
In un’epoca dominata dalla superficialità e dall’ossessione per l’effimero, Scandagli e Nuove Emersioni rappresenta una scelta controcorrente: affermare il valore dell’opera, della pittura, dell’ascolto profondo. È una visione coerente, nutrita da uno sguardo interiore che si apre al mondo senza perdere radicamento.
Secondo il curatore Stefano Cecchetto, la mostra “suggerisce il senso di una ricerca simile a quella di un tuffatore che continua a nuotare nelle profondità per esplorare l’ignoto. È in quel momento di riemersione che si coglie il frastuono e la vitalità dell’universo pittorico di Massimiliana Sonego”.
Le opere si dispongono come oggetti-forme fluttuanti, colti in una transizione: privati della loro funzione, acquisiscono forza simbolica e poetica. Come scrive il critico Giovanni Bianchi, “diventano occasioni per documentare il cambiamento. Reinterpretati attraverso il segno e il colore, trovano un nuovo impiego mnemonico che li carica di leggerezza”.
Un altro elemento distintivo è l’energia che attraversa la pittura di Sonego: un tratto sicuro e frammentato, dove rigore compositivo e vibrazione emotiva si fondono. La critica Lorena Gava parla di “una visione prismatica e spezzata, in cui gli oggetti sembrano sezionati e catapultati in un vortice percettivo”, lasciando lo spettatore affascinato dalla luce, dalle combinazioni inattese, dalla potenza immaginifica che le opere sprigionano.
Scandagli e Nuove Emersioni è dunque più di una mostra: è un invito ad abbandonarsi all’intensità dello sguardo, a lasciarsi guidare dalla pittura verso nuove forme di pensiero. Un percorso in cui ogni tela è un frammento di viaggio e ogni oggetto è una soglia verso l’invisibile.