In-Oltre

Fernando Montà  dal 12/09/2025 al 03/10/2025

Swann Art Gallery Torino A.Bertola 29 Torino (TO)


In-Oltre Swann Art Gallery – Torino
IN – OLTRE
Fernando Montà
12 settembre – 3 ottobre 2025

Mostra personale
a cura di Swann Art Gallery

presentazione di Riccardo Dellaferrera

Inaugurazione
venerdì 12 settembre 2025 ore 18.30

Orari:
lunedì chiuso – da martedì a sabato ore 12.30 - 19.00
Swann Art Gallery via A.Bertola 29 - Torino - tel. 3332455018
e.mail: info@swannarte.com
sito web: www.swannarte.com

ingresso libero
La ricerca artistica di Montà, in questa mostra, affronta una questione fondamentale: quella dell’essenza profonda. Un tema che, nella nostra epoca, appare quasi come un non-problema, un aspetto a cui si presta attenzione solo in funzione di un’analisi relativa alla nostra esistenza esteriore e esteriorizzante.
L’artista rivendica invece la necessità di un passaggio ulteriore oltre la logica, oltre il carattere costruttivo e matematizzante del nostro approccio al reale. Nella sua poetica, l’intuizione delle essenze e l’incontro più profondo e intimo con le cose e la natura – non ridotte a mera conoscenza scientifica – rappresentano la ragione stessa della propria arte.
La ricerca di Montà non si limita a considerare l’essenza come una semplice presenza che si manifesta davanti agli occhi dell’artista o dello spettatore. Nei suoi dipinti emerge piuttosto uno sguardo dall’interno, dalle profondità stesse della natura, capace di avvolgere chi osserva in una perfetta simbiosi con essa. La pittura di Montà è esistenzialista, non nel senso di un primato dell’esistenza umana, ma nella volontà di andare oltre la concezione, falsamente chiarificatrice ed ancora oggi dominante, dell’Essere come mera presenza e obiettività.
L’artista suggerisce, nelle sue raffigurazioni, che il rapporto dell’uomo con la natura rappresenta la possibilità più autentica dell’uomo stesso: il problema della sua verità e della sua essenza; infatti questa consiste proprio nel non avere una natura fissa e irriducibile, bensì realizzabile attraverso la relazione con gli altri e con l’ambiente.
Nelle opere in mostra, lo sguardo dell’uomo non si dirige verso un oggetto dato e immobile, ma riceve la propria significanza in modo dinamico e centripeto dall’ambiente ( In segno Vr, Ev 7, Ev 4, Ev 11, Fiore di Cactus 5), ritrovando, in questo rapporto progettuale e di dimensione della cura, l'orizzonte più proprio.
“IN – OLTRE” allora vuole significare stare fuori e dentro la realtà allo stesso tempo, oltrepassarla, superare la sua mera presentificazione per aprirsi a nuove possibilità.
Le rappresentazioni dinamiche della vegetazione avvolta vorticosamente nel vento, lo sguardo rassegnato di un animale in cattività: sono immagini che ci pongono di fronte a una realtà che rifiuta di essere ridotta a mero strumento della scienza, della presentificazione, della utilizzabilità matematica e tecnologica (Essenza – Elsa la leonessa, Essenza – Sogno di libertà).
Attraverso il movimento, il segno di Montà tenta di decostruire quel linguaggio che concepisce il mondo solo come un insieme di strumenti per il dominio umano sulla natura invitandoci a distinguerci dalla mera autoreferenzialità per intraprendere un rapporto con pluralità dei significati, orientato verso la cura e la vita.
L'artista ci invita a riconoscere che il nostro esserci non è un contenitore chiuso da cui uscire per incontrare il mondo: siamo già, da sempre, in un rapporto costitutivo con esso: le sue pennellate vorticose e dinamiche rendono questa relazione tangibile, eliminando ogni distinzione tra soggetto e oggetto.
In altre opere in mostra (Ev br, Essenza la collina 9), anche il tema della memoria e il richiamo alla natura vissuta nelle campagne biellesi emergono come elementi centrali. Siamo ciò che siamo grazie a ciò che impariamo e ricordiamo: la memoria costruisce la nostra conoscenza del mondo e la nostra capacità di entrare in relazione con esso. In esse le linee ritmiche guidano lo sguardo a velocità variabili, tra accelerazioni improvvise e spazi aperti modellati da pennellate curve (Ev 7, Ev 11), attraverso forme figurative e astratte che emergono nel colore, catturando l’occhio e sfuggendo allo stesso tempo.
Nei lavori più recenti (In-segno vr, In-segno 2021), la riduzione della figurazione apre la strada a componenti emotive e concettuali; forme naturali e astrazioni evocative invitano lo spettatore a esplorare la superficie della tela, a percepirne le trame e a impegnarsi nel gioco infinito tra primo piano e sfondo. Inoltre anche quando un motivo centrale è presente, le opere – quasi sempre realizzate su tavola o su tela, con soggetti inseriti in forme circolari – rifiutano ogni centro di enfasi, stimolando visioni periferiche e percezioni di continuo movimento.
In questa pittura vitale e dinamica lo sguardo non trova mai tregua, coinvolti in un flusso che non permette di fermarci e che costringe a riflettere e a sentire.

Riccardo Dellaferrera, Luglio 2025



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