Antonio Scarioni: Azione informale
        A cura di Vera Agosti 
        dal 01/02/2011 al 28/02/2011
   
  Milano (MI)
 
      
      
       Open Art Milano, nuova realtà del panorama artistico contemporaneo, è lieta di presentare la personale Antonio Scarioni: Azione informale, a cura di Vera Agosti.
Una trentina di lavori inediti (2009-2011), che attestano la più recente fase sperimentale dell’artista. Sequenze dal filmato di opere virtuali, ricavate dall’accelerazione-video di dipinti appena realizzati. 
Da qui, una mimesi casuale, che richiama il mistero della natura, costante riferimento della ricerca dell’artista che tenta un gioco di corrispondenze tra i quattro elementi fondamentali: terra, aria, fuoco e acqua. 
Un bagliore assume la forma e la tinta di un lussureggiante fiore tropicale;  il blu della profondità degli abissi; il rosso dell’esplosione del fuoco. E ancora l’eternità delle rocce, la vita del sottobosco e l’attività incessante delle cellule, le nebulose che scoppiano nel buio e l’aurora che svela il cielo.
Biografia
Antonio Scarioni nasce ad Abbiategrasso nel 1941.
Frequenta l’Accademia di Brera e gli studi di Attilio Milani e Pietro Plescan.
Dal 1970 si dedica al collage, alla fotografia e alla serigrafia, innovando alcune fasi del processo serigrafico in campo industriale.   
Espone dal ’71 presentato da Dino Buzzati.
Negli anni 90 l’amicizia con Mimmo Rotella, Max Kuatty e Pierre Restany lo spinge a concentrarsi sul metodo del riporto, del calco e dello stacco.
Prendono avvio i suoi cicli di tele smaterializzate da bagni di coloranti vegetali e chimici. Realizza alcune sculture. 
Nel ’98 espone con Rotella e Kuatty con un testo di Restany. 
In quello stesso anno, Scarioni indaga la fluidodinamica dei colori. Una ricerca che è perfezionata col nome di “smaterie” con la collaborazione critica di Tommaso Trini.