ALESSANDRO MORINO, PRIVATE ROOMS
La galleria SpazioCima presenta la mostra personale di Alessandro Morino
dal 07/07/2021 al 22/07/2021
SpazioCima Via Ombrone 9 Roma (RM)
GALLERIA SPAZIOCIMA | ALESSANDRO MORINO, PRIVATE ROOMS
Inaugurazione mercoledì 7 luglio ore 18.00 | Dal 7 al 22 luglio 2021
A cura di Romina Guidelli | Organizzazione a cura di Roberta Cima
SpazioCima, Via Ombrone 9, Roma
Mail: info@spaziocima.it | Tel: 06 85302973 – 342 9923606
Apertura al pubblico della mostra: dal lunedì al giovedì, dalle ore 15:30 alle ore 19:30
Ingresso libero
LE OPERE IN MOSTRA – La galleria Spazio Cima accoglierà una selezione di opere appartenenti all'ultima produzione di Alessandro Morino (da fine 2019 al 2021), tutte eseguite in tecnica mista su tela e tutte in formato quadrato (da cm 25x25 a cm 100x100). Le opere scelte presenteranno una panoramica completa sulla poetica silenziosa e incisiva dell'artista. Particolare attenzione è stata rivolta alla tecnica pittorica conquistata nell'ultimo periodo da Morino: notevolmente più asciutta ed essenziale rispetto alle materiche tele della precedente produzione, di cui in mostra sarà esposta una sola opera esempio e testimone: Non c'è che questo andarsene, 2017, tecnica mista su tela, cm 100x100.
LE PAROLE DELLA CURATRICE - Gli ambienti di Alessandro Morino - racconta Romina Guidelli nel testo critico di presentazione della mostra - sono 'terre franche' nate da colore netto o da pennellate gestuali non materiche che si susseguono e coprono interamente il neutro bianco del fondo della tela. Questi colpi di pennello, veloci e asciutti, sembrano provocati da una invisibile finestra che lascia entrare vento nelle stanze dell'io... Le donne, gli uomini, i bambini ritratti sulle tele non si curano della nostra presenza perché appartengono all'universo dell'artista, solo si mostrano... Non è la figurazione che interessa all'artista, no la grazia né la maniera. L'uomo non è il protagonista della sua pittura, lo è della sua ricerca. L'uomo è lo strumento attraverso il quale Alessandro Morino racconta il vivere comune: l'uomo dentro la tela e l'uomo fuori dalla tela; l'attore e lo spettatore. I 'suoi' uomini condividono un momento qualunque di un giorno qualsiasi, ma in una stanza molto privata: la stanza dell'essere.