La modellazione di un pezzo può avvenire mediante diverse tecniche:
E' la tecnica di modellazione più antica:
infatti la foggiatura del pezzo avviene partendo da una palla
di creta e per la modellazione si usano solo le mani; ed è proprio
con questa tecnica che venivano modellate le tazze per la cerimonia
del tè nel centro Zen di Kyoto nel XVI secolo da Sen no Rikyu. Per
ottenere una tazza come quelle prodotte nei monasteri zen seguire
queste indicazioni: formare una palla di creta, poi con il pollice
esercitare una pressione sulla palla d'argilla fino ad ottenere
un incavo che arrivi ad un paio di cm dal fondo. Tenendo la palla
in una mano, con l'altra si comincia ad allargare il foro assottigliando
man mano le pareti e ruotando di tanto in tanto la ciotola fra
le mai fino ad ottenere la forma desiderata.
Con questa tecnica, relativamente semplice, è possibile
realizzare vasi e oggetti dalle forme più disparate. La tecnica consiste nel sovrapporre i colombini l'uno sull'altro unendoli tramite la barbottina (terra diluita in acqua usata come collante) che vengono poi successivamente lisciati.
La base di partenza può essere un disco d'argilla o può essere formata anch'essa da un colombino arrotolato su se stesso. Anche se il principio di base è sempre lo stesso esistono molte varianti
e vari metodi di modellazione a colombino.
Questa tecnica, non semplice, richiede una
discreta manualità e abilità nell' "alzare" un vaso
partendo da una massa d'argilla posizionata al centro del piatto
del tornio. Mentre il tornio gira, il vasaio "centra" la
massa di argilla esercitando una pressione costante con entrambe
le mani chiuse a guscio.
Questa operazione è alla base di tutto
il lavoro successivo, e se non eseguita correttamente compromette
la riuscita del vaso. Quando l'argilla è ben ancorata alla girella
e centrata, il vasaio vi affonda i pollici sino ad arrivare quasi
in fondo e ne allarga la base fino a raggiungere le dimensioni
desiderate. A questo punto può iniziare la modellazione della
forma tirando la parete verso l'alto e tenendola tra le due mani.
Quando il cilindro così ottenuto raggiunge l'altezza desiderata
può essere modificato a piacimento fino ad ottenere la forma
voluta. Per diminuire l'attrito con l'argilla e rendere il lavoro
più scorrevole, è consigliabile bagnarsi le mani dentro
una ciotola posta accanto al tornio colma di barbottina piuttosto
liquida. Quando il vaso ha raggiunto la forma definitiva, mentre
il tornio continua a girare, il vasaio passa la stecca sulla
superficie per togliere le striature lasciate dalle dita durante
la lavorazione. Una volta terminata la modellazione il vaso può essere
staccato dalla girella con l'ausilio di un filo metallico fine
usato come se fosse una lama di coltello.
Le lastre possono essere ricavate dal pane
di argilla tagliandole con l'ausilio di un filo, oppure l'argilla
può essere stesa con l'ausilio di un bastone da massaia (o con
una bottiglia) fino ad ottenere una lastra dallo spessore omogeneo.
Le lastre così ottenute potranno poi essere tagliate fino a raggiungere
la forma voluta. A questo punto le possiamo unire tra loro aiutandoci
con una stecca fino ad ottenere la forma desiderata. La congiunzione
tra le lastre dovrà essere molto ben eseguita in modo da scongiurare
eventuali rotture durante le fasi di essiccamento o cottura.
Si consiglia a tale scopo di scalfire con una miretta le due
superfici da unire praticando una serie di piccole incisioni
molto ravvicinate. Su questa superficie si potrà stendere un
leggero strato di barbottina che aiuterà le due parti a cementarsi.
La modellazione a stampo può rivelarsi molto
comoda se si intende riprodurre molte copie di uno stesso manufatto.
In questo caso l'oggetto da riprodurre (che potrà essere eseguito
con una qualsiasi tecnica) verrà utilizzato come campione.
Una
volta creato lo stampo in gesso scagliola, la forma può essere riprodotta
centinaia di volte semplicemente andando ad aggiungere argilla sullo
stampo (mono o bi-valva) che prenderà la forma desiderata.
Dopo alcune
ore l'argilla si staccherà facilmente dallo stampo e potrà essere
ulteriormente rifinita a mano. Indipendentemente dalla tecnica di
foggiatura utilizzata, dobbiamo tenere presente che l'oggetto ottenuto
dovrà subire un forte shock termico; è pertanto consigliata la modellazione
di ogni oggetto in un solo pezzo al fine di garantire maggiore resistenza. In
ogni caso la congiunzione delle eventuali parti deve avvenire quando
queste hanno una consistenza simile per assicurarsi che il loro
accordo sia perfetto.
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