La
riduzione è il momento della lavorazione più emozionante e spettacolare,
dove il caso, accompagnato dalla nostra conoscenza ed esperienza,
ci permetterà di ottenere pezzi dalla sorprendente bellezza con
superfici ricche di sfumature, riflessi metallici ed iridescenze.
Il
Raku moderno, così come lo conosciamo oggi, è diverso rispetto
al Raku inventato in Giappone più di 5 secoli fa, infatti i ceramisti
giapponesi, al momento della fusione degli smalti, estraevano il
pezzo dal forno e lo lasciavano raffreddare all'aria o immergendolo
in acqua.
Oggi,
invece, dopo l'estrazione si sottopone il pezzo ad una forte
riduzione mettendolo immediatamente in un contenitore riempito
in parte con segatura (vd. figura) o altro materiale combustibile
come foglie secche, carta, ecc., dopo di che si chiude ermeticamente
con il coperchio e si lascia raffreddare.
Si può variare la riduzione aprendo in parte il coperchio (in questo caso prestate la massima attenzione al ritorno di fiamma); inoltre si può "bloccare" la riduzione stessa immergendo l'oggetto in acqua.
Per
ottenere splendidi lustri metallici occorre aggiungere al nostro
smalto circa il 2% di nitrato d'argento (come descritto nella
sezione colori di
questo corso) e porre immediatamente il nostro pezzo in riduzione
dopo l'estrazione.
La
temperatura di estrazione è attorno ai 1000°C, ma se non avete
a disposizione una termocoppia ("termometro" usato per
rilevare la temperatura all'interno del forno) potete regolarvi
guardando la superficie dello smalto e il colore dell'interno del
forno: uno smalto è "maturo" quando la superficie risulta "bagnata" e
il colore dell'interno del forno è di un arancio chiaro intenso
e molto luminoso.
Se
volete costruirvi un forno raku, trovate nella sezione forni 2
semplici progetti.
Attenzione: questi
forni raggiungono i 1000°, prestate la massima attenzione
durante la cottura.
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